Io, di solito, quando qualcuno mi fa quel discorsetto del carpe diem, la solita noiosa vecchia storia di cogliere l'attimo, di vivere il tempo coniugandolo solo ed esclusivamente al presente, di farsi portatori di uno zeitgeist con parole ed azioni, ecco, io di solito in quella circostanza lì regalo al mio fortunato interlocutore tutto il mio miglior scetticismo. Il presente, per me, ha sempre contato poco, tutta volta come sono con lo sguardo in avanti, al mutamento perpetuo, al continuo rilanciare, o viceversa ripiegata su un passato dai contorni quasi sfumati e mitici. Voglio dire, io il presente non lo vedo proprio. Anche quando è tetro e soffocante, non mi concedo la sofferenza: guardo avanti e avanti vado come un panzer. E quando son giornate serene, non lo sono tanto quanto altre passate, o quanto lo saranno le future. Così l'amore, magari c'è o c'è stato a volte, e non me ne sono accorta, e ho confuso le acque con tanti, troppi punti di domanda su passato e futuro.
In questi giorni guardavo una persona che, da due mesi, ha perso l'amore della sua vita. Una persona accanto a cui s'era svegliata per trent'anni ogni benedetto giorno e con cui aveva condiviso un presente dimentico di sè, come sempre accade quando si pensa d'aver tutto il tempo davanti.
E niente, è evidente che è una persona spezzata, che ogni tanto col pensiero va altrove, e quell'altrove è il ricordo di suo marito. E credo che se avesse avuto la possibilità di conoscere quella persona, un istante, un giorno, o un anno prima, avrebbe benedetto quell'istante, giorno, anno, per tutto il resto della sua vita.
Quindi ecco, io, che capisco qualcosa di me solo in termini relativi all'altro, ho capito che per me il presente sta avvenendo ora, in questi mesi, e che non ha senso rallentarlo saltellando su altri piani temporali.
Ciò non toglie che When I'm sixty-four dei Beatles resta la più bella canzone d'amore di sempre. Però diciamo che ho altri trentacinque anni per pensarci, ecco tutto.
Ciò non toglie che When I'm sixty-four dei Beatles resta la più bella canzone d'amore di sempre. Però diciamo che ho altri trentacinque anni per pensarci, ecco tutto.
1 comments:
"Grow old with me, the best is yet to be."
Robert Browning
Post a Comment