Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

(ah ah ah, mi derido da sola, ma giuro che quando ho scritto che avrei chiuso questo blog, ci credevo sul serio. Almeno per i primi 15 minuti. Poi il tempo passa, il tempo passa, il tempo passa, e pure velocemente e questa ve la devo proprio raccontare)

Bene, visto che a sminuire tutto son brava, diciamo che sto passando un periodo un po' difficile. Tra picchi di euforia e baratri emozionali, ho deciso di fare le cose che normalmente mi fanno star bene: prendermi cura di me stessa (farmi una doccia, ché non si è mica fighette qui) e sistemare la casa, ché quando il disordine interiore regna sovrano, quella di dare una parvenza d'ordine a ciò che mi circonda diventa un imperativo assoluto.
Ecco come sono andate le cose nel solo pomeriggio di ieri e nei 2 mq del microscopico bagno di casa mia.
Prima però un piccolo prologo - chi mi conosce, sa che qualche problemino coi bagni ce l'ho, a partire da quando -a causa di una fatale ingenuità del legittimo proprietario di casa, che in un impeto ecologista decise di raccogliere gli oli esausti derivanti da una frittura di panzerotti in un flacone di detersivo per i pavimenti, e ovviamente, di riporre tale flacone tra gli altri detersivi- decisi di aiutare il poveretto, immerso nell'affanoso compito delle pulizie, lavandogli alla perfezione il pavimento del bagno con quella miscela untuosa (cosa che probabilmente verrà rimproverata alla sottoscritta per i secoli a venire) e pensando anche "ah però, che strano odore ha questo nuovo detersivo". Quanto al mio bagno, chi legge questo blog forse ricorda che abito in un palazzo nel centro storico e sa anche che casa mia, per quanto deliziosa e naif, è messa male per tutto quello che riguarda l'impianto idraulico, cosa che si ripercuote in tutta la sua nefasta problematicità soprattutto nel bagno. Un bagno minuscolo in cui, fino a qualche tempo fa, (poi ho risolto brillantemente col domopak) dovevi scappare alla velocità della luce se tiravi l'acqua dello sciacquone, perché dalla cassetta in alto pioveva a catinelle, in cui sono successi episodi degni del miglior genere splatter, in cui si rompe ogni giorno qualcosa, in cui lo specchio è piazzato così in basso che se voglio truccarmi devo mettermi in ginocchio ecc.
Comunque. Ora funzionava (più o meno) tutto. Son lì che spignatto come una dannata in attesa che si palesi per cena l'amico Fascinoso Scrittore, per poi andare a sentire Dalla e De Gregori in serata, ed ecco che parte la serie di sfighe.
Faccio per scolare il riso (l'insalata di riso preparavo, manco un piatto da grande chef) ma mi dimentico dell'utilità delle presine nel sollevare le pentole. Afferro quindi i manici a mani nude, ustionandomele entrambe di brutto ma fortunatamente senza rovesciarmi tutto addosso, il riso però si riversa interamente nel lavandino. Sempre a mani nude e ormai ridotte a plastilina, tolgo il riso a manate per non intasare lo scarico e lo getto nel bidone dell'umido, dopodiché, incazzata nera per la stupidaggine commessa, prendo a calci il suddetto bidone, che -guarda un po'- si ribalta in cucina. Siamo già al delirio. Raccolgo alla meglio e mi impongo di calmarmi.
Prendo i miei fighissimi shampoo, balsamo e maschera per capelli di Provost (scusate, faccio pubblicità, ma mi hanno cambiato la vita, e solo una donna sa che soddisfazione sia trovare i prodotti per capelli che fanno proprio al caso tuo), mi strappo i vestiti e, nuda, mi dirigo come una furia verso il bagno. Nel farlo, passo davanti alle finestre del soggiorno, con somma gioia del mio vecchio dirimpettaio, ma vabè.
Arrivo in doccia, apro l'acqua, tiepidina, perfetta. Mi ci fiondo. Tempo tre secondi la fottutissima acqua per qualche fottutissimo motivo è gelida e non accenna a scaldarsi. Grondante, e dando voce alle peggiori bestemmie baresi che mi vengono in mente, vado a controllare la caldaia (in cucina). Mi accorgo di aver spostato la leva con una manata, nella rabbia. La risollevo e sto già crepando di freddo. Corro di nuovo in doccia. L'acqua finalmente è perfetta, passano 5, 10 minuti, metto balsamo, maschera, mi insapono trecento volte, faccio uno scrub. Poi noto un particolare inquietante. Ho i piedi immersi nell'acqua, che sta strabordando. Lo scarico è andato e il bagno è completamente allagato. Esco dalla doccia per rimediare, scivolo ma riesco a non cadere reggendomi al cerchio del water. Risultato: divelto anche quello, oltre al mio equilibrio psichico. Vi giuro, forse qualcuno molto crudele riderebbe all'immagine di me, ancora insaponata, che ramazzo il bagno con guanti e stivali da pioggia, io semplicemente sono scoppiata a piangere. Poi mi son fatta forza, ho asciugato il pavimento ripetendomi il mantra "peggio di così, che cosa può succedere". Forte di questa convinzione (e del pavimento lucidato a specchio), decido di capire il motivo di tale ingorgo.
Una piccola precisazione: ci sono solo due cose al mondo che mi fanno veramente schifo - la pasta cotta, quando rimane a lungo nel lavello e diventa bianchiccia e molle, e i capelli negli scarichi. Ovviamente, nel caso della doccia, era improbabile che l'otturazione fosse dovuta a dei fusilli (almeno spero), quindi giro la testa dall'altra parte e con in mano praticamente un intero rotolo di cartigienica, faccio per rimuovere i capelli. Poi, fatalmente, mi volto a guardare se li ho tolti tutti Insomma, la faccio breve, vomito, e non centro nemmeno il water, vomito sul pavimento appena tirato a lucido. A quel punto, in quella situazione lì, non puoi far altro che ridere.
E infatti rido, rido, rido fino allo sfinimento.
Poi mi alzo, rilavo tutto, e decido di riaprire questo blog, ché se son sopravvissuta a un pomeriggio così, sopravvivo a tutto. E niente, c'è chi si risolleva grazie a tramonti mozzafiato, a canzoni dal testo profondo, ad improvvise accensioni poetiche che riempiono tutto di senso.
Io ho avuto un'epifania nel cesso di casa mia.
(che fa pure rima)

P.S. Grazie, a tutti. Inutile aggiungere altro.

36 comments:

Punzy said...

tesoro
amo te e la tua pozza di vomito

p.s. anche a me fanno schifo i capelli, fano cosi' schifo che da piccola buttavo le barbie perche' mi facevano schifo i loro capelli

Krapp said...

Io adoro la tua casina e il tuo bagno. E no, non per il fatto che c'è la possibilità di avere incantevoli visioni appena sveglio (dell'ingegnere sexy, cosa hai capito (Beh, anche per quello in realtà(Ma questo non diciamolo a chi sai tu(Come tante altre cose))))

Chica said...

mi ricorda tanto una scena..non so se di un film, comunque vista in tv...quella di una pallina che sfondando una finestra si colloca nel lavandino, l'acqua esce e alla tutto, corto circuito, incendio, crollo della casa...una catena di sfiga inarrestabile.....!!!
comunque, alla fine hai fatto la cosa migliore...quando tutto va in vacca, l'unica cosa è riderci su...

Ross said...

Ma è tutto tutto vero? E tutto tutto è successo in un solo pomeriggio in una sola casa?
Io ti amo Sun.

(Sfogarsi con gli amici, anche virtuali, e trovare del comico pure nelle disgrazie più nere. Aiuta sempre... :)).

SunOfYork said...

@punzy: odio i capelli, a meno che non siano attaccati alla mia testa. ricordo un pianto isterico da bimba, alla scoperta di un capello in un piatto di orecchiette al ragù.
e alle barbie li tagliavo a zero, ma perché mia madre mi aveva fatto vedere un documentario su aushwitz quando forse ero troppo piccola (5 anni)...

@krapp: e io adoro te, e i tuoi commenti-equazione (riferirò alla donna manager senza dir nulla a chi so io), anche se mi pari enrico ghezzi, con tutte ste parentesi...

@chica: esatto, ci rido su. non per saggezza, ma perché in certi casi non so che altro fare :)

@ross: tutto-tutto vero :)
(e se c'è una cosa che ho capito in questi giorni oscuri, è che c'è molto poco di virtuale, e molto molto di umano, dietro le persone che leggono questo blog, e i cui blog io leggo)

sun

Mario l. said...

Questo mi ricorda del mio bagno dell'università (lo spruzzo dalla cassetta alta del wc da me era dovuto a quel pezzo di metallo col galleggiante che collega tubo dell'acqua che arriva dalla parete alla cassetta stessa, comprarne uno nuovo e tre chili di teflon hanno risolto la situazione), e dei problemi che vengono tutti insieme.

Una volta, dopo l'estate a casa, ero tornato all'università a settembre per un esame. Entrando avevo sentito qualche scrocchio e avevo notato qualche mosca morta.
Alzando le serrande avevo visto molte mosche morte (il pensiero che qualcosa fosse andato estremamente male mi aveva sfiorato in quel momento).
Ho capito cos'era successo esaminando la densità di mosche sul pavimento e raggiungendo la terribile sorgente.
Il freezer che si era spento durante l'estate per una presa troppo mobile.
La carne scongelata.
Un'invasione di mosche, per mia fortuna, giunta al suo termine naturale, in assenza di altro.

Aperto il freezer e constata la situazione generale, ho richiuso la porta del freezer, sono uscito di casa, mi sono seduto nel parco, ho mangiato qualcosa di molto leggero che avesse poche possibilità di ripresentarsi e ho contemplato il mondo.
Poi sono rientrato e ho pulito tutto. Almeno dieci volte. Di cui cinque con la candeggina. E ho anche messo alcol e dato fuoco in maniera controllata all'interno del freezer. Due volte.
Continuavo a sentire cattivo odore.
Poi l'ho pulito ancora.

Purtroppo non ho avuto nessuna epifania, ma il mio livello di sopportazione per le sventure è leggermente cresciuto, così come il mio odio profondo (non schifo, odio) per gli insetti in generale e le mosche in particolare.
Maledette mosche... bzzz bzzz...

Sciroccata said...

buahbububhuaua. sun, you made my day!
guarda, anche io ho i conati di vomito con i capelli negli scarichi. però i conati, di solito non vomito!

Krapp said...

ripensando al titolo del post non ho potuto che canticchiare durante la mia solitaria pausa pranzo
"And if the world does turn, and if london burns, i'll be standing on the beach with sun of york"
:)

SunOfYork said...

@mario i.: raramente ho sentito una cosa così schifosa, mi rincuora sapere che c'è chi ha vissuto disgrazie peggiori :)
(anche nel mio caso il problema è il galleggiante, l'abbiamo riparato infatti, poi si è rotto di nuovo, e alla fine ha vinto il domopak)
mi hai fatto morire dal ridere comunque! :)

@sciroccata: la verità è che subito prima della doccia avevo bisogno di qualcosa di dolce per consolarmi ma non avevo nulla in casa, perciò ho fatto indigestione di uvetta sultanina. ora che ci penso, forse avrei vomitato lo stesso... :P

SunOfYork said...

@krapp: sì, AMMESSO CHE LE ASCISSE E LE ORDINATE FORNITEVI DURANTE LE CONCITATE TELEFONATE AGOSTANE VI FACCIANO CAPIRE CHE BOSCOVERDE HA DUE ENTRATE, DI CUI SOLO UNA PROSSIMA A PILONE.
(chi ha orecchi per intendere intenda)

debs said...

oh mio dio!!!a me però immaginarti nuda per il salotto con i bottiglioni di Provost (ah proposito li ho trovati..con gli sconti, SUN)in mano e incazzata nera, ha strappato davvero una sonora risata ;) bentornata caVa!!
ps: anch'io da piccola ho rasato a zero la cugina di Barbie (Skipper??) per lo stesso identico motivo..ho rischiato il linciaggio da parte di mia sorella

(madis) said...

Tutti i miei complimenti per essere sopravvisuta a una giornata così. Eddai, che saranno stati pessimi momenti, ma almeno sono diventati materiale per un post! ^__^

Jane (Pancrazia) Cole said...

Ma è tutto vero? Sei davvero sopravvissuta a tutto questo?
A me è venuta l'ansia, vado a farmi una camomilla per calmarmi un po'.

ps: bentornata!

Arcureo said...

No dai, tu sei l'ispettore Clouseau sotto mentite spoglie, dai cazzo!

uic said...

Pulire il pavimento con l'olio esausto di friggere panzerotti è geniale, dico davvero.
Ah, a me è venuto da vomitare leggendo che hai vomitato. Te lo rendo noto.

effemmeffe said...

Oh, meno male...

LadyLindy said...

cavoli, mi sono agitata solo a leggere, chissà tu che lo hai vissuto...!

Una serie di sfortunati eventi, semplicemente XD

http://vitainpillole.wordpress.com

SunOfYork said...

@debs: una sola domanda. DOVE? ho finito il balsamo... potrei ricadere in depressione se non me lo dici, sappilo :)

@madiS: ho pur sempre la tempra di mia nonna Highlander. ciò che non ammazza, fortifica.

@jane: camomilla? a me ieri non sarebbe bastato un flacone di valium...

@arcureo: non sai quanto faccia bene alla mia autostima sentirmi paragonata a un uomo... :)

@uic: quando ti capita, prova a chiederlo al "legittimo proprietario di casa", secondo me sbrocca ancora... :)
(noi bionde abbiamo lo stomaco delicato di un'eroina romantica, si sa)

@effemme: sospiro di sollievo da ieri :)

@ladylindy: ma sì, agitata è un eufemismo. volevo darmi fuoco, ecco, quello è più realistico :)

Uic said...

Abbè, guarda. Io stamattina ho vomitato mentre raccoglievo le crocchette vomitate dalla mia gatta. Non so se sia una questione di bionditudine o di normalissimo schifo!


PS: dai, pensa alle crocchette, così vomiti!

perfido said...

Ottimo segno. Se il blog non chiude a seguito di un irripetibile (speriamo) ed esilarante (a posteriori, ovviamente) serie di incidenti domestici, vuol dire che rimarrà ben saldo tra noi.

Bentornata!

Anonymous said...

che ridere!!! proprio ho riso così: "AHAHAHAH AHAHAH AHAHAH" se sei capace di farmi ridere così non puoi proprio chiuderlo il blog! baci

MasterMax said...

Coraggio, poteva andare peggio: poteva piovere (Frankenstein Junior docet)

mich said...

(contenta di riaverti qui)

paolina said...

non solo
Che bello che sei tornata
ma anche
Comunque domani è venerdì 17
e infine
Questo post ci stava benissimo qui http://barabba-log.blogspot.com/2010/09/cronache-di-una-sorte-annunciata_14.html

Anonymous said...

Mr Muscolo + un giorno di ritardo= ecco quel che succede. ;-)

p.s ingegnere sexy mi piace un casino! suona benissimo!!!
(bionda pure io)

Anonymous said...

eh eh eh meno male che sei tornata ;)

Miss V said...

Io.Ti.Adoro.

Mafaldanellarete said...

ti son vicina...anch'io ho i conati quando levo i (miei) capelli dallo scarico. Se devo pensare la cosa più schifosa che mi viene in mente è un panino di capelli.
Lo so, non ho mai un cxxxo a cui pensare, io.

Anonymous said...

colsoleinfronte

ecciao

Le Chat

www.lechat.splinder.com

Haemo Royd said...

standing ovation...immagino un coro da tragedia greca che ti compiange nel momento della crisi, poi la catarsi, lo sconto sulla "sofferenza futura" e la risata liberatrice con tu che ridendo ti inchini ad un coro da stadio olante per te. Brava!

Lucrezia M. said...

Beh, io seguo, leggo, ma commento poco. Mi sono intristita molto quando avevi annunciato la chiusura. Grazie al cielo il tuo cesso ha rimediato alla situazione! Secondo me si è ribellato di proposito... bentornata!

nonsisamai said...

Come si suol dire 'a real surviver'! :)

bentornata!

Mafalduzza said...

mitica!!!cioè, ti rendi conto che c'è gente che fa le peggio cose per movimentarsi l'esistenza (e poi magari neppure ci riesce) e tu, in un solo par d'ore, hai fatto -accadere - l'impossibile?? e tutto da sola. no, dico, senza l'ausilio di allucinogeni o alcool. la mia più profonda ammirazione :-)

cescocesto said...

lascio il mio primo commento per dire solo due cose:
1) adoro il modo in cui scrivi
2) questo post mi ha fatto scompisciare dalle risate
sono contento che hai cambiato idea sulla chiusura!

Ale said...

Oh Sunny, a volte per smettere di scavare basta aspettare che la pala si rompa ;)

Felice che tu sia tornata !

mgg64 said...

no ma allora tutti ma dico tutti dobbiamo dire grazie per il tuo ritorno ad un cesso???
ok ma abbi la pazienza di aspettare domani quando torna la mia postina...
( BEN TORNATA SUN!!!)

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