Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

Allora, io ho capito una cosa: a un certo punto, nella vita adulta, è inutile che io neghi che nella mia persona c'è -perché c'è- un tasso variabile di pazzia e che questa variabile resti al di sotto dei livelli di guardia nella maggior parte dell'arco del mese, e che invece tenda a creare degli asintoti 1. nei giorni di sindrome premestruale o 2. nei momenti di maggiore stress psicoaffettivolavorativo (il che, a pensarci bene, nega quanto detto prima, essendo i momenti di maggiore stress psicoaffettivolavorativo una costante per almeno 25 giorni al mese - come può essere una costante un concetto non assoluto come "maggiore di"? Quello che è costante, è la certezza che ogni giorno sarà peggiore del primo, quanto a stress, non il tasso stesso di stress, cari gigioni miei), raggiungendo soglie ben oltre il catastrofico quanto i punti uno e due avvengono nello stesso istante.
Ora, l'unico modo per disinnescarmi, in quei momenti lì, è: o procurarmi molto dolore fisico (come ho fatto nello scorso weekend al concerto de Il teatro degli orrori con l'amico K. e la Divara -in questo senso 10 euro molto ben spesi- e gettandomi con quest'ultima in zona rossa tra omoni ubriachi che pogavano tutti sudati, assestandoti gomitate nelle costole, spintoni e quant'altro - quindi, cara Divara, ti ringrazio per aver condiviso con me quel momento catartico) oppure farmi piangere. Il bello è che l'unica che riesce a farmi piangere disperatamente (sì, ok, amico K., una volta ci sei riuscito anche tu mentre eravamo al ristorante cinese e mi hai detto che dopo le ultime relazioni, mi ero svalutata come donna, ma non conta, perché non avevi la consapevolezza dell'orrore di ciò che stavi dicendo) sono io stessa.
E quindi vi dico senza vergogna (sento già le sirene della neuro, non fa niente): ma lo fate anche voi il giochino di pensare a qualcosa che vi faccia piangere e addormentarvi per sfinimento col cuscino bagnato, la sera, quando siete a letto? E a cosa pensate?
Io ve lo racconto anche se so che c'è qualcuno che mi deriderà. Negli ultimi mesi ho un ricordo che mi strazia, soprattutto perché mentre sono sotto al piumone, al buio, caldo, lo associo a questa canzone, ed è questo ricordo:
Dicembre 2009 - visita natalizia all'Ikea con i miei cugini. Lui 6 anni, acuto, riflessivo (ascoltando il Claire de lune di Debussy, un paio d'anni fa, esclamò malinconico "ma perché le cose tristi sono anche le più belle?", togliendo ogni dubbio sull'appartenenza a un certo ramo depresso-contemplativo della mia famiglia), allo stesso tempo ironico, solitario, responsabile (pure troppo), lei 4, esplosiva, socievole, iperattiva, rumorosa, distratta (pure troppo). Lei corre allo Smaland, lui non ci vorrebbe andare ma non lo dice perché si vergogna della propria timidezza, quindi per un po' gironzola circospetto prima di entrare, poi un ultimo sguardo, ed entra. Alto e lungo come un fuso, con la pelle bianca, i capelli e gli occhi nerissimi. Sua sorella, biondina con la guance rubizze di Heidi, sta già prendendo a calci gli altri bambini e si esibisce in sgangheratissimi carpiati nelle palline di gommapiuma.
Ed è allora che lui si avvicina con gli occhi giganteschi e liquidi alla vetrata che divide la zona bambini dall'esterno. Per gioco, qualche giorno prima, gli abbiamo insegnato l'alfabeto muto e gli è piaciuto tantissimo, allora gli dico a gesti: torniamo tra mezz'ora, non piangere.
E lui da dentro ricaccia indietro le lacrime, e con le sue mani da pianista, velocissimo, ci dice: non ti preoccupare, non le faccio mettere la testa sotto le palline di gommapiuma.

Scusate, annego.
Io non lo so mica se ce la farò, senza psicofarmaci, a mandare i miei figli all'asilo.

22 comments:

divara said...

Quando vorrai uno spintone ben assestato per surfare sui sudori altrui nella bolgia del sottopalco di un concerto rock, potrai sempre contare su di me, bellissima donna che non sei altro.
10 euro spesi benissimo, ma farli con te, come ho già detto: priceless.

però, tesoro, vorrei dirti che nemmeno io che sono il dramma e il pessimismo fatto riccioli (a proposito: ancora sento puzza di bruciato, sai?) mi metto autonomamente a pensare a bambini melanconici per poter sfogare le lacrime.
cominci a preoccuparmi.

:*

manuela said...

Scusami, annego teco.
Dai, che ognuno porti il suo secchiello di lacrime. Che piova, che diluvi, che lavi. Uno dei miei? ecco: http://www.youtube.com/watch?v=r3dnFmwQy04
Tanto per dirne una.

Nubetossica said...

Eppure ero sicuro di aver lasciato il mio testosterone qui da qualche parte...

ps: io ho chiesto alla nana (la mia cuginetta) di insegnarmi l'alfabeto muto così potessi dire le cose zozze alle mie ex senza che lei le sentisse. In fondo sono un bravo ragazzo anch'io, no?

Anonymous said...

Non troppo tempo fa anche io mi lasciavo andare la sera cercando di piangere come per sfogarmi, in genere accompagnavo lo sforzo di lacrimare con i Joy Division o a P.J. Harvey, e con la loro musica si aprivano i rubinetti.

Punzy said...

SI, LO FACCIO
ma no, non posso dirvi a cosa penso, perche' e' una cosa che mi strazia e adesso sono in ufficio, non posso piangere

SunOfYork said...

@divara: bè, 6 giugno a ferrara per i pixies, andata, 6 luglio mestre per i pearl jam (+ sunofyork's birthday) idem.
però dobbiamo trovare qualche data prima, e soprattutto roba un po' più tosta... attiviamoci!
P.S. lo faccio raramente comunque, sta' tranquilla, e sento che questo brutto periodo, comunque, ha i giorni contati :)


@manuela: te mi fai sempre morire dal ridere, anche nello scorso post con la battuta sulla metrica di Un bellissimo spreco di tempo, il biglietto del cinema.
Però 'sta scena è veramente un dramma... la terrò presente per eventuali necessità future :)

@nube: avevi commentato il post precedente, mi sa :)
non sei un bravo ragazzo, disturbavi mentre io volevo solo sentire dario e francesco che suonavano de andrè. non te la si perdona mica una cosa così!

@gekko: io, da buona bastian contrario, se sento cose troppo tristi, stile appunto JJ, non riesco a piangere, ho la reazione opposta: divento euforica.
E' come se pensassi "ah però, c'è qualcuno che sta messo peggio di me".

sapessi le risate che mi faccio quando robert smith in disintegration urla:
It's easier for me to get closer to heaven than ever feel whole again.

Ah, rido, quanto rido, e dentro però mi frana qualcosa.

@punzy: abbracciamoci solidali, punzy!
E poi: TORNA E RACCONTACI, quando sei fuori dall'ufficio. Non puoi gettare l'amo ed abbandonarci così...

suncontentailciell'aiuta

manuela said...

sun, non puoi dire TE.
non puoi.
non tieni più dunque amore di casa? traditrice.

SunOfYork said...

Manuela, chiedo venia in ginocchio e mi cospargo il capo di cenere mentre mi strappo le vesti e mi rotolo nel fango, sono i frutti (marci) degli anni di emigrazione emiliana,
come posso farmi perdonare?

se ti dico che sì tropp fort,uagnedd, va meglio?

manuela said...

io.ti.perdono. (per questa volta)

Gio said...

La dicotomia introversi-estroversi è una delle poche in cui credo sia racchiusa tutta l'umanità ;-)

Jane (Pancrazia) Cole said...

Lo faccio pure io, ma non te lo dico a cosa penso! No no.

Comunque neanch'io credo di essere tanto normale (e la mia analista concordava con me) e quindi, avere questa cosa in comune, è un'ulteriore conferma alla tua follia.

OneNightInPoang said...

io non lo faccio, la sera, nel letto.
io principalmente mi commuovo in macchina, in autostrada, la mattina, andando al lavoro, con qualche canzone che all'improvviso fa andare in risonanza tutti gli organi interni del torace, polmoni, cuore, muscoli, inizia a tremare tutto.
come le corde della chitarra stoppate che suonano comunque in corrispondenza delle armoniche naturali.

il tuo post comunque mi è piaciuto un sacco.

Sere said...

io come onenightinpoang, maledette le canzoni che ti pigliano a tradimento in auto... ma almeno mentre singhiozzo conscia della mia ridicolaggine non riesco contemporaneamente ad insultare il bieco autista che mi precede!

Hoppipolla no però, ti prego cambia inno alla tristezza: da anni è la canzone della mia sveglia, ora mi tocca cambiarla sennò ogni mattina penso a te che piangi e anche se non ti conosco mi rattristo

SunOfYork said...

@manuela: mi sento più leggera ora :)

@gio: effettivamente sì, parola di ex introversa

@jane cole: e no sorella, tu adesso canti!
P.S. grazie della conferma

@onenightinpoang: contenta che ti sia piaciuto il post :)
ora che mi ci fai pensare, anni fa ricordo che mi capitava di piangere guidando mentre andavo in piscina a nuotare, e che l'immagine scatenante era sempre la stessa: mio padre che mi sorride sulla soglia e fa ciao con la mano.
ho smesso di utilizzarla il giorno che mi ha rivelato che in realtà con la mano non salutava, faceva il gesto per dire "piano, piano" perché più volte uscendo dalla stradina di casa in retromarcia, avevo strisciato il cassettino dell'enel...

@serola: sì la musica ha questo dono, in effetti.
allora ci sto, cambio canzone. sceglierò questa d'ora in avanti:

http://www.youtube.com/watch?v=ClUBNI8H7_E

o questa

http://www.youtube.com/watch?v=x2G-i7WZ8QM

fungono? :)

sungela

Ross said...

A me questo trucchetto è riuscito pochissime volte. Se penso a qualcosa di triste o doloroso riesco solo ad agitarmi ancora di più, e allora sì a garantirmi davvero la notte in bianco. I miei tempi di sfogo sono sfibranti: accumulo, accumulo dentro fino all'estremo della sopportazione, senza lasciar trapelare alcun sintomo, poi all'improvviso alla prima stupidaggine esplodo.
Non è un gran bel sistema di reazione.

Jah said...

I tuoi cugini sono gli unici bambini che potrei sopportare per più di cinque minuti, sono fantastici!

JJ said...

racchiudere in un solo post le sonorita' degli imperatori delle tenebre con l'innocenza dei bambini e' preambolo di ...

enJoy,
J

Anonymous said...

ciao sun, ho cercato un modo di contattarti privatamente ma non c'è stato verso. io sono a bologna per un paio di giorni, se ti va un bicchiere serale tipo domani, fammi sapere sul blog. bai!

Anonymous said...

Quest'effetto me lo fanno i ricordi di mio nonno nel pieno del suo ardore da "nonno!!! Ogni volta che ci ripenso mi commuovo, e in certi momenti fa davvero bene rivederlo qui con me, passeggiando, instancabilmente!

Sere said...

sophia non la conoscevo, deng iu.
al momento, la mia canzone di tristeeeessa preferita è http://www.youtube.com/watch?v=AO9dbmJ_2zU

prova e dimmi come va :)

Chica said...

anch'io lo faccio..adesso un po' meno e comunque con ricordi reali, ma quando ero piccola ( mi sono sempre vergognata di questa cosa) lo facevo sistematicamente, e pensavo sempre alla stessa cos, cioè che i miei genitori fossero morti, che c'era il loro funerale, e che tutti abbracciavano me e mi stringevano e mi coccolavano....ufff..che brutta sta cosa però....

Anonymous said...

ma io il tuo cuginetto lo voglio conoscere per forza! tenerissimo.....
Ivana

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