Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

La colazione bolognese è un rito che si ripete ogni mattina uguale a se stesso: un tè bollente sorseggiato con calma, in silenzio, una fetta biscottata, e nient'altro. Non ci sono eccezioni: la valenza consolatoria della tazza di twinings breakfast fumante, nelle mattine di gennaio quando uscire dal piumone tiepido è uno strazio insopportabile, non ha rivali, ed è un piacere che solo chi beve tè ogni santo giorno da troppi anni può comprendere a pieno.
Badate bene, nell'arco della giornata berrò altri tre o quattro tè - a proposito, se qualcuno si trovasse a volersi sbarazzare di un bollitore mod. Hot Bertaa disegnato per Alessi da Philip Starck e non sapesse a chi regalarlo, sappiate che è uno dei miei desideri per il 2009 - ma nessuno è uguale al tè che bevo a colazione: quei cinque minuti di sospensione del giudizio, in cui non si indossa ancora la maschera sociale e i pensieri continuano a concatenarsi secondo le logiche del sogno, logiche altre e più fumose di quelle che scandiscono le restanti ore, hanno il sapore inconfondibile del piccolo lusso quotidiano.
Un lusso che apprezzavo sin da ragazzina, quando, in campeggio con i miei genitori, i loro migliori amici e i loro due figli, (uno dei quali tutti immaginavano sarebbe diventato il mio fidanzato e poi mio marito) sgattaiolavo dal bungalow alle sei di mattina in contemporanea con questo altissimo adolescente per cui avevo una cotta - ricambiata, ma eravamo troppo impauriti anche solo per tenerci la mano - rubavamo le Macine dalla credenza, e andavamo a sgranocchiarle in silenzio su una duna di fronte al mare, io, pensando al perché quel bellissimo inconcludente non si decidesse a baciarmi, lui, con quello sguardo un po' così, probabilmente non pensava a niente, aveva semplicemente il vuoto pneumatico nel cervello. Non successe niente, ma a settembre, tornati a scuola, il peso di ciò che sarebbe potuto essere, l'imbarazzo di quei momenti di intimità condivisi, spinsero il ragazzo a smetterla di salutarmi e a far finta di non conoscermi.

Ma ora è agosto, e io sono a Bari dai miei. Il che vuol dire fronteggiare colazioni minimo in quattro, massimo in dieci, discussioni politiche mattutine, bambini urlanti che esigono pane e marmellata e spargono cereali per terra al mio passaggio come fossero petali di rosa, e una angosciante assenza di tè twinings. Vuol dire svegliarsi la mattina prima di tutti, sgattaiolare in cucina, aprire gli scuri per far entrare l'aria di mare guardando il pepe selvatico che ormai ha raggiunto il balcone del primo piano e ricordarsi di quando era poco più di un cespuglio, poi avvertire un'ombra ghignante alle spalle, voltarsi, imbattersi in mio padre Dennis Hopper in modalità rompicoglioni.
Dovete sapere che mio padre ha un talento tutto particolare nel risultare sempre inopportuno. Questa sua dote si esplica in particolare di mattina in maniera polimorfica, ma con il solo obiettivo di irritarmi, causandomi un antiestetico tic al sopracciglio. La top five dell'odio mattutino in particolare prevede che lui:
1) storpi i nomi di amici e conoscenti, per cui Valentina diventa Tatiana, Teodora diventa Dorotea, Pino - Gino e così via;
2) canticchi la canzone L'estate sta finendo (lo faceva anche al liceo, e io piangevo alla sola idea di tornare a farmi venire la scoliosi sul Rocci);
3) esprima opinioni non richieste sulla mia situazione sentimentale;
4) mi chieda di fargli una fetta biscottata con la marmellata;
5) si rifaccia da sè la fetta biscottata perché la mia non è precisa e la marmellata non è stesa in maniera uniforme e comunque come le fai lui le cose, nessuno.

Ho il sospetto che per mio padre il piccolo lusso quotidiano di cui parlavo prima consista esattamente in questo: infliggere una tortura psicologica alla sua primogenita.
Comunque domani parto per qualche giorno: una tenda, il mare, due tre libri, gli alberi, poche persone care che sanno apprezzare la bellezza delle colazioni in silenzio.
A distanza di quindici anni da quel campeggio coi miei genitori, tornerò a bagnarmi nelle stesse acque, a calcare le stesse dune, ad arrovellarmi su un altro bellissimo uomo indeciso. Ad occhio e croce sarà meglio non fare previsioni sentimentali basate sulle vicende del passato.
Tra l'altro ora il prezzo delle Macine si è praticamente triplicato e in più seguo una dieta priva di carboidrati.
Che meraviglia il tempo che scorre.

Buone vacanze a tutti miei adorati, vi voglio bene!

30 comments:

Vale said...

1. Odio il te' (lo so, ho appena detto una scelleratezza), ma adoro "quei cinque minuti di sospensione del giudizio, in cui non si indossa ancora la maschera sociale e i pensieri continuano a concatenarsi secondo le logiche del sogno".

2. Noto con piacere che per tuo padre io sarei Tatiana :D

3. Ti capisco pienamente. Non so se tuo padre lo fa, ma il mio diventa il Re dell'Intrattenimento quando ho amici/amiche/ragazzi a cena... -.-'

Buone vacanze! E' sempre un piacere leggere i tuoi post!(mi trovo sempre a ridere da sola come una cretina, con le facce interdette di chi e' nei paraggi :D) ..Un abbraccio!

Ross said...

Anche a me piace fare colazione in silenzio, senza radio o tv a distrarre i pensieri e senza presenze umane che insistono per fare conversazione. Tollero il mio gatto appostato vicino alla sedia in attesa di leccare il vasetto vuoto dello yougurt, e nient'altro. E' l'unico modo per iniziare la giornata in pace col mondo.

Ciao Sun, passa delle belle vacanze!

Anonymous said...

Io sono d'accordo con quella persona che dice che non c'è vita prima del caffè. Nella fattispecie, del _secondo_ caffè. Colazione? Non parliamone nemmeno!

Buona tenda, buon mare, e buona fortuna, Sun.

Danilo

Anonymous said...

Però è buffo, no? come da giovani si tenda ad interpretare il vuoto pneumatico nello spazio fra le orecchie (altrui, con le proprie lo si fa anche da vecchi) come segno di profondi pensieri inespressi...

Danilo

fromtheworld said...

La colazione e' il mio momento preferito della giornata. Adoro fare colazione con una buona compagnia, mi mette di buon umore e predispone ancora meglio per affrontare quel che verra'.
Buona compagnia significa compagnia scelta con cura. Niente bambini urlanti. Anzi, poche parole e' molto meglio. Di mattina potrei mordere facilmente!

PS. Le macine nel caffellatte a colazione sono la fine del mondo!!!!

PPS. I tuoi post sono troppo forti!

Prefe said...

beh
anche tu...
spalma uniformemente.
Perdio.

Unknown said...

Sun, nel risultare inopportuno mio padre non è secondo a nessuno.
E’ lui l’attuale detentore del titolo di miglior-storpiatore-mondiale-di-nomi-degli-amici, ma il suo talento è multiforme.
Eccelle anche in una disciplina affine: lo scambio-di-residenza-degli-amici-suddetti.
Azzeccasse mai una provenienza…Figuraccia garantita.
E ovviamente, quanto tu hai eretto fra te e il mondo km e km di mura fortificate (e qualche volta c’hai pure messo cecchini appostati sopra) e hai scritto sulla fronte un cubitale "do not disturb" (Arial 48, bold, maiuscolo, rosso), a colazione, per esempio, allora e solo allora gli scappa proprio di fare conversazione.
Dev’essersi bloccato in modalità rompicoglioni da qualche anno.
I miei genitori sono tanto cari, ma, dopo le vacanze a casa, a volte, ecco, tornare a lavorare non mi sembra così brutto…

OneNightInPoang said...

bello il bollitore Hot Bertaa!

Augusta said...

Parlando di padri imbarazzanti, il mio ad un matrimonio 2 settimane fa, al momento dei saluti, accompagnato da me davanti allo sposo per dire solo "Ciao", ha guardato lo sposo e ha detto un bel "Lei chi è?"

Sere said...

eh beh, credo si dovrebbe fare una raccolta di aneddoti di padri rimasti bloccati in modalità rompicoglioni e/o comelefaccioiolecose: ad esempio, in occasione dei nostri raduni familiari con cena, al momento di condire l'insalata scatta il fuggifuggi ;)

buone vacanze e complimenti per il blog: è stata una vera scoperta, mentre aspetto che torni mi leggerò con calma tutti i vecchi post

ciao
sere

Nubetossica said...

Ok, adesso scendo di nuovo e vado a fare scorte di Macine, il cui prezzo non è l'unic cosa ad essere cambiata: hai notato che il loro volume si è dimezzato?!

ps We love you too!

Amaracchia said...

La mia scuola di pensiero mi rende il the insopportabile, ma non so cosa darei per apprezzarne il gusto, fa così british; inoltre per i primi 40 minuti da sveglia non proferisco parola, non rispondo alle dmd, non reagisco agli stimoli esterni.
E, naturalmente, mia madre è l'esatto contrario.
A questo punto credo che la natura si diverta a combinare personalità opposte tra genitori e figli, giusto per vedere l'effetto che fa :D

Unknown said...

Durante un lezione di estetica su creatività e progetto sentii che il bollitore dell' Alessi di Philippe Starck era stato usato come oggetto contundente in parecchi omicidi per quella sua impugnatura così ergonomica (?!).
Dunque stai in guardia :)

Clelia said...

Anche io adoro il tè e tuo padre somiglia moltissimo al mio, solo che il mio caro genitore non sapendo cantare L'estate sta finendo ... di solito la fischia ... tutte le mattine da dopo ferragosto in poi..

Clelia :)

Artemisio said...

Mia madre non fa mai mancare il tè nella sua dispensa.
E comunque, quando ci incontriamo in casa, io ed i miei genitori neanche ci salutiamo; al massimo un cenno con la testa.

SunOfYork said...

@wale: no grazie a dio mio padre è di una timidezza che sfocia nel mutismo, quindi in presenza di terzi tace e finge di essere una persona seria :-)

P.S. grazie del complimento, è sempre un piacere sapere che qualcuno si diverte a leggermi

@ross: siamo una nutrita schiera a quanto pare (ho anche io un gatto qui a bari, ma è stato contagiato dalla rumorosità della mia famiglia, quindi miagola producendo un verso simile a quello di un neonato, fastidiosissimo)

@danilo: che poi magari diventare adulti è anche questo, accettazione di un limite (morale, emotivo, intellettuale) proprio e altrui.

@fromtheworld: vero, è incredibile come l'esito di quei pochi minuti influenzi l'andazzo dell'intera giornata...(grazie del complimento :-)

@prefe: tu sei mio padre, dì le cose come stanno (anche lui sostiene un riavvicinamento tra me e l'amico K.)

@marianna: mi sono sentita compresa...(sappi che ho adorato quell'Arial 48 bold rosso - dev'essere una deformazione professionale :-P)

@onenightinpoang: vero eh? devo averlo. lui e molte altre cose di starck!

@augusta: oddio non facciamo mai conoscere i nostri padri...

@serola: e perché, vogliamo parlare delle ore che mio padre impiega per scattare una fotografia? cioè, se potevo capirlo con le analogiche, con le digitali non ha senso! se viene male, amen, se ne fa un'altra...e invece lui no, ci fa mettere tutti in posizione col sorriso da ebeti e noi lì fermi per un'ora fino a quando non ci duole la mascella!
grazie serola, ora mi guardo il tuo blog, spero che i miei vecchi post ti siano piaciuti!

@hen: cavoli se hai ragione! e anche i pan di stelle sono cambiati, sanno molto meno di cioccolato...tristezza

@amaracchia:io ho iniziato ad apprezzarlo in adolescenza, prima, da buona intollerante al lattosio, saltavo semplicemente la colazione, e ti assicuro che dopo un po' diventa irrinunciabile...

@letizia: ed è proprio quello il motivo per cui lo volevo...shhh :-)

@clelia: ecco, se mio padre iniziasse anche a fischiettare, sarebbe allora che penserei seriamente a un patricidio...

@artemisio: mia madre sì, dal momento che ero l'unica a berlo in famiglia, da quando sono andata via non lo compra più...noi invece quando ci incontriamo ci abbracciamo come se non ci vedessimo da anni e intratteniamo lunghe conversazioni su per il corridoio :-)

sun

IMALATIDIMENTE said...

Estemporanei complimenti.
Est è un po' rame con pigmenti.
(non si badi al mio sgrufolare nelle parole come un cinghiale nel fango)
Seguo silenziosaMente già da tempo, ma poi chi ne ha, non ne aspetti, di tempo; quindi eccomi a barattare un poco di quello (sempre il tempo, intendo) con in-sensate parole di compiacimento.
Si legge bene e stuzzica la meninge.
Ancora complimenti.

Domhir Muñuti said...

ti leggerò più tardi, nel frattempo ti dedico un martini con oliva da Parigi. Baci

[luca] said...

è davvero divertente legegre i tuoi post, anche se non potrei mai bere il tè a colazione!

Paul said...

Non ho il bollitore Philip Starck da regalarti, Sun, ma ti posso dare una teiera enorme. Cosi' la mattina, dopo che avrai versato il te' nella tua tazza, potrai versarne ampie quantita' sui bambini urlanti. Per un po', urleranno anche di piu', ma vedrai che a lungo termine ti infastidiranno molto meno la mattina...

Anonymous said...

Dici davvero, Sun?
Io ho sempre pensato che l'essere adulti sia accettare i limiti altrui, e che accettare i propri sia essere vecchi.

Beh, immagino sia questione di punti di vista.

Danilo

Anonymous said...

Uh, grazie Sun.
In effetti sono un po' deformata professionalmente anche io :)
Marianna

Jane (Pancrazia) Cole said...

Anche per me la colazione è un rito! L'unico stimolo che mi convince ad alzarmi dal letto è il mio caffè macchiato.

SunOfYork said...

@imalatidimente: oddio, devo dire che il fatto che qualcuno che abbia come nick "imalatidimente" mi faccia dei complimenti mi inquieta un po' :-) verrò a trovarti, grazie!

@transfuga: mi ci vorrebbe un'intera bottiglia e un chilo di olive, ma ti ringrazio! goditi parigi, transfuga

@[luca]: eretico!

@paul: grazie Paul, in mancanza di Hot Bertaa va bene qualsiasi cosa...ma è lo stesso metodo che usi sui tuoi nipoti?

@danilo:non saprei, dipende da che accezione dai all'essere vecchi. per me è assolutamente positiva.

@marianna: lo sapevo che solo uno che bazzica quel giro poteva pensare a un font preciso!

@jane:sei mica mia sorella? no perché quella frase sembra uscita dalla sua bocca!

sun

mich said...

da quando ha scoperto le potenzialità di youtube, mio padre adora ingraziarsi i presenti propinando video con karaoke dei suoi cantanti preferiti (il fatto che tra questi ci sia roger waters non rende più sopportabile l'agonia di sentirlo cantare di fronte al pc)

PS. tè a colazione giammai! ma è un rito che mi sento di condividere in qualunque altro momento della giornata

the muffin woman pat said...

conosco il babbo in modalità rompicogioni.
conosco il piacere della colazione in silenzio in cui il tuo corpo sta davanti a un tazzone mentre la testa cerca far rimanere imprigionato il sonno nella ragnatela di nuroni.
conosco i ragazzi indecisi e le macine. che a volte vorrei averne una gigante per macinargli il cervello, appunto.

Lucid dream said...

Sun ti consiglio banalmente di anticipare il risveglio; questa è la soluzione che ho adottato per sottrarmi alla compagnia della mia rumorosa famiglia durante le vacanze. Svegliarsi quasi all'alba mi costa un pò di fatica,ma il benessere mentale ci guadagna.

Miriam said...

Se potessi inventerei un inno o qualcosa di nobile in nome della colazione!
é e rimane anche per me il momento più sacro della giornata, è un rito indispensabile, è il trampolino di lancio per il "buongiornochesivededalmattino"!
Niente tè e fette biscottate ma un fumante caffelatte con soffice croissant, niente rumore e musica o farcasso di gente che parla e non rispetta i miei tempi, prendere o lasciare! Anche il mio Dylan(un volpino italiano) ha capito e si adegua...
Baci!

eppifemili said...

fantastico post!
anche io adoro la colazione e per me da sempre è un momento SACRO

fette biscottate (2)
marmellata rigorosamente fatta in casa
caffellatte

è il momento che preferisco in tutta la giornata!! :)

poi in vacanza moooolto di più!
:)

SunOfYork said...

@eppifemili: ehi eppi, non è che me la dai la ricetta della marmellata fatta in casa? perché quelle comprate mi sembrano sempre tutte troppo dolci...:)
gracias
sun

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