Oggi vi svelerò un fatto fondamentale, ossia di cosa mi occupo nella mia inutile vita: la mia professione è collezionare bloggers.
Cari miei, io in un modo o nell'altro vi conosco tutti (e qui scatta un tripudio danzante sulle parole "che culo") - anzi, per l'esattezza, fino ad oggi vi conoscevo tutti TRANNE UNO.
individuo x : "ce l'hai bombay?"
sunofyork: "celo"
indivuo x: "ce l'hai l'ossimorosa?"
sunofyork: "celo"
individuo x "c'hai pure randomante?!?!"
sunofyork: "diamine se celo. è stata dura ma celo"
individuo x: "e FLY?"
sunofyork: "azz".
Cari miei, io in un modo o nell'altro vi conosco tutti (e qui scatta un tripudio danzante sulle parole "che culo") - anzi, per l'esattezza, fino ad oggi vi conoscevo tutti TRANNE UNO.
individuo x : "ce l'hai bombay?"
sunofyork: "celo"
indivuo x: "ce l'hai l'ossimorosa?"
sunofyork: "celo"
individuo x "c'hai pure randomante?!?!"
sunofyork: "diamine se celo. è stata dura ma celo"
individuo x: "e FLY?"
sunofyork: "azz".
Bene, oggi 24/3/2007 vi scrivo con la gioia di chi ha completato l'album delle figurine dopo mesi e mesi di tribolazioni. Badate bene, non come quelli sfigati che, pagando profumatamente, si facevano spedire per posta dalla Panini la figurina mancate (che - come è giusto - è sempre quella del più figo), bensì come quello strenuo temporeggiatore che giorno dopo giorno va dall'edicolante di fiducia con una monetina in tasca e la speranza nel cuore, e trepidante come una vergine, strappa la bustina e prega San Gennaro di non dover fare un mutuo per completare l'album.
Io, ad esempio, aspettai nove mesi per avere una benedetta figurina di Dylan di Beverly Hills 90210, quella in cui indossa un paio di RayBan e alza il sopracciglio come a dire "io so' figo". La mia compagna di banco, invece, se la fece spedire. Certo che così non vale - mi venne un'ulcera perforata che manco il Frejus - però poi vuoi mettere la soddisfazione: non solo anche io ebbi Dylan McKay, ma per vendicarmi le strappai pure la sua amatissima figurina.
E così oggi, a distanza di quasi 15 anni, quando ormai Steve e Brandon saranno diventati concime per il terreno, Donna una fallita la cui unica causa di successo risiede nel cognome "Spelling" e Andrea un'illustre sconosciuta con problemi di alcolismo, riporto la medesima vittoria con in più il retrogusto frizzantino della sorpresa: di solito vi immagino tutti come degli harry potter nostrani, occhialuti, brufolosi e un po' alienati - forse il mio cervello strampalato tende a pensare che se uno sta dietro uno schermo, un motivo ci deve pure essere, che so io - e invece salta fuori che da un accoppiamento tra maschi e femmine di bloggers potrebbe venire fuori la tanto agognata razza alpha di cui vagheggiavo tempo fa in un altro post sull'eugenetica. Più volte ho pensato a quella dei bloggers come ad una comunità: una cittadella rinascimentale delle lettere (raramente, in verità), una famiglia (un po' più spesso), un girone dantesco (ancora più di frequente), ma MAI - e al posto di mai io fossi in voi leggerei piuttosto "ogni giorno della mia vita" - avrei pensato che quella dei bloggers potesse essere una comunità entro cui trovare giovani maschi papabili.
E invece mi sbagliavo: con i bloggers - e in genere con internet - le frontiere dell'accoppiamento su cui piazzare le proprie bandierine si sono allargate a dismisura.
Certo, nel caso dei bloggers, dalle donne dovrebbero prendere l'intelligenza, dagli uomini l'avvenenza: non si risparmino a questo scopo ammucchiate selvagge e legami incestuosi.
Voi per me siete un po' come il cast di Beverly Hills 90210 e un po' come quello di Beautiful - in una prospettiva distorta e molto molto perversa, in cui io sono sia Brooke che Brenda.
E alla fine rimango zitella.
Sì, alla fine però, perchè ora c'ho pure io il mio blogger che non solo è bello e intelligente, ma dei miei post ama moltissimo la spontaneità.