Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

Chi si è sottoposto all'esperienza del sabato pomeriggio al centro commerciale, sa che un elevatissimo grado di alienazione è condicio sine qua non per l'epifania-del-consumatore-fallito. E infatti ieri me ne andavo in giro per questa ennesima cattedrale nel deserto, accecata dalle luci al neon e resa vagamente nevrotica dal ronzio degli sconosciuti, estranea a tutto e a tutti come non mai, quando ho avuto la mia intermittenza del cuore settimanale.

Al peggio non c'è mai fine.

A un certo punto sento una musica nota, che presumibilmente innesca in me ciò che le madeleine innescavano in Proust (lo stesso processo sputato): la musica di Veline.
Ora. Io ho sempre odiato le veline, (quelle di quest'anno, poi, sono le più puttane di tutte), Striscia non mi ha fatto mai ridere, il Gabibbo per me è uno stronzo e a Mammuccari strapperei volentieri a morsi le palle, ammesso che ce le abbia.
Questo per dire quanto io apprezzi tutto ciò che ruota attorno a Ricci.
Quello che fino a ieri non sapevo, è che meno di Veline, avrei potuto apprezzare solo le SELEZIONI REGIONALI DI VELINE.

Dunque. Selezioni regionali per aspiranti veline di striscia: un piacione di mezza età, ex latin lover, ex volto noto per aver fatto televendite di materassi su televisioni regionali, ammicca e palpa delle 20enni analfabete di paesini dell'interland barese di 2000 anime che si cimentano in una serie di improbabili stacchetti e ammiccamenti vestite come delle tamarre degli anni '80.
Una duplice affronto etico-estetico per chiunque abbia, non dico coscienza e gusto, ma anche solo un paio di occhi. Perché quello che spesso non consideriamo è che, per quanto faccia schifo già di per sè il meccanismo di mercificazione del corpo femminile alla base di show come Veline, fa ancora più schifo se il meccanismo di mercificazione riguarda un corpo femminile corto, tracagnotto e simile a un cotechino. E non è una faccenda solo estetica. E' che è lì che senti lo stridore insanabile tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra come siamo veramente e come gli standard ci impongono di essere, e la consapevolezza ti colpisce allo stomaco.
E' lì che capisci che una ragazzina 18enne tondetta e goffa che alle 3 di pomeriggio indossa un abito in latex che le blocca la circolazione, delle zeppe da 15 cm, calze a rete e trucco pesante, e va a dimenarsi su un cubo, non è solo un brutto spettacolo, è uno spettacolo sbagliato, soprattutto se condito da musica rimbombante, battute a sfondo sessuale, e un pubblico di uomini di mezza età che sbava a ogni ancheggiamento mentre le mogli fanno shopping tranquille nei negozi. Sbagliato. Punto.
E' lì che hai l'epifania: senti tutto lo squallore, il brutto, il grottesco. Senti che siamo una società che ha puntato tutto sulla spettacolarizzazione e l'esteriorità, e che forse dopo il 13 le cose peggioreranno. Che se Olindo e Rosa scrivessero un libro, le case editrici farebbero a gara per pubblicarglielo. Che i rapporti coniugali per andare avanti devono basarsi in qualche misura su una mutua ipocrisia.
Senti che se per te il confine tra giusto e sbagliato è in questo caso quanto mai nitido, mentre ben più labile il limes tra il divertirsi col proprio corpo e lo svendersi, per le aspiranti veline questo tipo di problemi non si pone affatto, perché in quel momento nel loro cervello c'è il vuoto pneumatico. Hai pena per loro.
E quindi capisci: non solo il mondo è tutto sbagliato. Sei pure diventata una vecchia moralista rompicoglioni.

23 comments:

Miss Dickinson said...

Non direi nè moralista, nè rompicoglioni, piuttosto una donna che si è stufata di tutte queste "ine" e di nugoli di ragazzotte che venderebbero l'anima al diavolo per uno sculettamento sul bancone di Striscia.
E non solo, il resto non è che funzioni poi così bene e il disgusto è davvero dietro l'angolo.

Goldo said...

Ottimo, Ottimo.
Iscriviti al poligono stella, o almeno impara i tiri a lunga gittata e la compensazione del vento.

best quotes "Una duplice affronto etico-estetico per chiunque abbia, non dico coscienza e gusto, ma anche solo un paio di occhi. Perché quello che spesso non consideriamo è che, per quanto faccia schifo già di per sè il meccanismo di mercificazione del corpo femminile alla base di show come Veline, fa ancora più schifo se il meccanismo di mercificazione riguarda un corpo femminile corto, tracagnotto e simile a un cotechino. E non è una faccenda solo estetica. E' che è lì che senti lo stridore insanabile tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra come siamo veramente e come gli standard ci impongono di essere, e la consapevolezza ti colpisce allo stomaco."

drink winner

Alzata con pugno said...

Si, fanno pena, e forse questa è la cosa peggiore. Pensare che queste ragazzine hanno un sogno sbagliato, che il loro modo di realizzarlo è sbagliato e che tutto attorno c'è una mercificazione senza gusto. Però (cinicamente) non saranno in lizza per il nostro lavoro ;) -20 concorrenti per un lavoro serio...niente male, no?

Anonymous said...

La mia epifania si è palesata quando all'ennesima anteprima distratta di verissimo o la vita in diretta mi è venuta la nausea per l'incaponimento sulla cronaca nera ( sempre i delitti familiari,nei minimi dettagli ed ovviamente in orario protetto, altrimenti poi come facciamo a traumatizzare le nuove generazioni?) con la faccia contrita del presentatore che in un secondo si trasformava in un amabile sorriso alla it alla presentazione dell'ennesima -ina divenuta madre, o alla dieta delle -ine.
Un bacio,
Vale
ps smetti di andare ad obnubilarti,donna!

Ross said...

E' terribile. Ragazze della mia età o poco più giovani la cui massima aspirazione è diventare veline di Striscia. Che tristezza... Vorrei lanciare un appello: ragazze, non bruciate la vostra gioventù così miseramente, non gettate alle ortiche le vostre potenzialità, coltivate sogni più ambiziosi, puntate in alto nella vita: insomma, cercate almeno di qualificarvi alle finali di Miss Padania.

Fede said...

Ben detto, e benvenuta nel club. Personalmente io ci aggiungo anche "alienata/disadattata".
E penso: e se faccio un figlio/una figlia e mi diventano cosi'?

Vale said...

Non sei moralista, è che è tutto troppo triste!

P.s. messaggio promozionale:
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Anonymous said...

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Anonymous said...

...cosa dire che non sia già stato detto???
che tristezza profonda...profonda...profonda...
moralista? no! realista direi.

Ignazio said...

"Che se Olindo e Rosa scrivessero un libro, le case editrici farebbero a gara per pubblicarglielo"

Vero. Maledettamente vero.
Questa è l'Italia.

Baol said...

Ma famme capì, sei tornata in terra di Bari? O____o

SunOfYork said...

#miss dickinson: non è che moraliste e rompiballe lo siamo entrambe invece? ogni tanto ho come questo sospetto...:P

#goldo: adoro quando mi recensiscono il post, mi dà quella sensazione di bollicine dello champagne nel naso :)

#alzata con pugno: eh no, il problema è che pure io vorrei fare la velina...è solo invidia la mia

#vale in veste d'anonimo: ehm vale, mo' pure la gioia dello shopping mi vuoi togliere? e io che male ho fatto (quando stiamo tutte e due a bari, andiamo a obnubilarci insieme)

#ross: hai ragione, quando uno ha un sogno, deve sempre puntare al top, mica accontentarsi di mezzi risultati!

#fede: io piuttosto mi sterilizzo con le mie stesse mani :)

#stellavale: mica è un concorso per diventare veline? muahuahuha

#cornflake girl: che bello sentire la solidarietà femminile una volta ogni tanto...e il bello è che la solidarietà tra donne si concretizza sempre nel criticare altre donne :P

#ignazio: quasi quasi mi apro una casa editrice e faccio il botto, altro che camilleri, faletti e moccia. ve lo dò io il bestseller

#baol: no ahimè no, e non ci sarò nemmeno per votare con mio sommo dispiacere. ero lì a causa della laurea della sorella n.2, ma sono già fuggita nella rossa Bologna

Leonardo said...

"Avere pena per loro" dici.
Boh, io credo che avrei provato imbarazzo (tendo a immedesimarmi in quel che vedo, motivo per cui non vedo praticamente tv, mi mette in imbarazzo), ma sono sempre dell'idea che ognuno è libero di fare ciò che vuole, e ci sono sempre state ragazzine che sculettavano a destra e sinistra, non ci vedo nulla di nuovo.
Mi fa più rabbia il potere sprecato dalla televisione e da chi ci lavora.
E questo non vuol dire essere moralisti, ma sentirsi estranei al (non) sentire comune.

p.s.io son salito a bol il 2, ero quello che si sfondava di telefilm per tutte le 6 ore di esodo. e mi toccano pure domani per contrastare lo psico-nano.
ciao

Anonymous said...

no, cara. hai interpretato male il mio essere solidale (mi sono forse espressa male io).
Ero semplicemente daccordo sul fatto che è ora di finirla di considerare sti concorsi un trampolino di lancio per chi "non sa fare nulla". Che sarebbe ora di finirla di valutare le Donne solo per come sanno mostrarsi e dimenarsi in pubblico. che sarebbe ora che si facessero dei programmi culturalmente un pò più profondi. Che sarebbe ora che la si smettesse di usare sti stereotipi (le veline) falsi per identificare chi è vincente e chi perdente... La mia non voleva essere una critica a chi decide di mostrare la propria ciccia in pubblico. Ogniuna è libera di fare ciò che si sente, ma lo dovrebbe fare perchè sente di doverlo fare per se stessa, non perchè la velina è una figura vincente e quindi...
"Sono stata spiegata?" ...alla faccia della cultura!!! ;)

Elsa said...

se ti va passa dal mio blog a leggere una storia di Porto Torres

ciao

SunOfYork said...

#leonardo: sì, pena, imbarazzo, vergogna, il tutto sotto forma di un grosso nodo allo stomaco. e comunque il fenomeno - veline per me si è ingigantito negli ultimi anni ed è proprio specchio di una società che ha puntato tutto sull'esteriorità.

#cornflake girl: no no, ti avevo capita. la solidarietà la leggevo nei MIEI confronti :)

Dreamer said...

Rinnovato il mio blog !! Quando puoi facci un salto e posta un commento con le tue canzoni preferite !!

CiaOoOoooO !! ;)

mary. said...

Passo di qui per avvertirti che ti ho nominata sul mio blog per un meme... detta così sembra quasi una minaccia, comunque...

TheLegs said...

Cazzo, epifania. Da quanto tempo non sentivo questo termine, mi ero dimenticato persino che significasse.

E quindi, anche per questo, ti ringrazio di questo post. :)

Baol said...

Signorina, se riscende in codesti ameni lochi, mi faccia sapere :)

Anonymous said...

Anch'io mi dichiaro una moralista rompicoglioni. L'immagine orrifica del cotechino cubista rivestito di latex ha devastato la mia psiche...

Brr...

Anonymous said...

gran bel post..
complimenti.

Penny Lane said...

Accidenti. Mi hai tolto le parole di bocca.
Quello che più mi irrita e mi disgusta è la mancanza di dignità di quel baraccone e il senso d'umiliazione profonda che provo per quelle figure improbabili addobbate con straccetti improbabili (e il presentatore che sottolinea pure: si sono vestite e truccate da sole, pensate che brave!)e che prostrano se stesse e anche i loro familiari pur di salire su un carrozzone.
Già, forse è vedere madri, padri, fidanzati e affini vari sotto al palco la cosa più avvilente: se pure fossi la peggiore cretina dell'universo, penso che vedere Greggio che fa riprendere mia madre dalle telecamere dicendo "Imiti Vanna Marchi, signora, lei è uguale!" e quella povera donna che si esibisce a comando come nemmeno un animale...rinsavirei di botto. Oddiosanto, che schifo.

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