Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

Ah cari miei, se questo blog potesse parlare, direbbe che la sua proprietaria capisce giusto in queste ore, attraverso un'accuratissima parafrasi esperita direttamente sulla sua pellaccia dura, il significato profondo delle parole di T.S.Eliot, quando diceva che Aprile è il mese più crudele.
Bene, dunque, prendete tutte le nozioni di critica letteraria che vi hanno insegnato al liceo, prendete la teoria eliottiana del correlativo oggettivo, prendete gli apparati concettuali e le sovrastrutture che gli anni universitari e i vostri studi personali vi hanno inculcato, e buttateli via: quello che intendeva TiEs era: Aprile è un mese di merda.
Ora. Io ho sempre sostenuto che solo i depressi patologici non amino la primavera, che invece per me è la stagione più bella di tutte, perché l'aria profuma di lillà, i tetti rossi di bologna sono più rossi, il cielo è striato di bianco e un refolo impertinente ti sfiora leggero, mentre ti solleva la gonna lasciando scoperti i polpacci perfettamente depilati.
Poi, sono tornata indietro nel tempo, ho riguardato i miei post di aprile degli ultimi 3 anni. E c'ho trovato, à rebours, post molto emblematici del mio status:
-2009: Gli addetti alla fabbricazione del buon umore sono in cassa integrazione;
-2008: Momento di disperato ottimismo n.1
-2007: C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
E insomma, ho tratto le mie conclusioni: o mi includo nell'insieme degli esseri umani patologicamente depressi che odiano la primavera, o mi includo nell'insieme degli esseri umani che a volte si sbagliano e dicono cazzate.
A spanne, opterei per la seconda: Aprile è un mese di merda, punto e basta, poi mi direte voi come siete messi a speranze primaverili, perché al momento la mia speranza è una sola: uscirne viva.
Ho intuito che qualcosa stava andando storto quando, nelle conversazioni con le mie amiche, (una in particolare, e lei sa chi è), la proposta di andare in una spa in Slovenia per un weekend alle terme tra sole donne, è diventata più di un semplice leit motiv: un vero e proprio intercalare la cui ricorrenza è direttamente proporzionale alle nostre piccole sciagure, a cui aggrappiamo le nostre speranze di sopravvivenza (ma anche di arrivare all'estate in forma dignitosa, che poi è uguale) e che arriva come una sorta di deus ex machina a darci sollievo da ogni nostro dramma.
Perché di drammi, grandi e piccoli, in questi giorni, ne vivo in quantità sufficiente a farmeli bastare per tutto l'anno.
Ma, c'è un ma: tra disillusione verso la mia forza, crisi lavorative, equlibri perduti, lontananze mal accette, rabbia che ti verrebbe davvero voglia di dare capate nel muro, ansie familiari e spossatezza generale, mi avanza tutto il resto, ed è tanto.
E sono le persone che nell'ultimo anno, senza che io me ne accorgessi, sono entrate nella mia vita e hanno fatto la differenza, e sono oggi la mia fede e la mia salvezza. Non vi nomino tutti perché siete tanti, alcuni sono arrivati da pochissimo anche se sembra una vita, e vi so schivi.
Ma è grazie a voi, se quest'anno, Pasqua ha il senso di un inizio nuovo anche per me.

9 comments:

mich said...

ad aprile il male di vivere ho incontrato (e questa viene dritta dritta dal Guglielmino, oltre che da certi remoti approfondimenti universitari).

gran sorrisi comunque.
mich

Jah said...

Per me Aprile è da sempre un mese del cadzo. E' sempre troppo caldo o troppo freddo e, dato che non so come vestirmi, mi agito e ho sempre e comunque l'ascella pezzata.

deborah said...

io ti dico soltanto questo:
TORNA PRESTO A BOLOGNA!!!
ci sono baci e abbracci che ti aspettano, presentazioni da vedere, nuove torte da sperimentare, TERME da prenotare...
eppoi si, hai ragione, aprile è proprio un mese gnappo!!!
ma come diceva un noto "filosofo" "forza e coraggio dopo aprile viene maggio!"
:)))

SunOfYork said...

@mich: splendida... sentirei volentieri il resto :)

@jah: no, l'ascella pezzata no, ti prego. mi manca quella e volo dalla finestra :P

@deb: presentazioni -da contratto- in numero di 4 unità sparse tra emilia e romagna. ma il giovin scrittore vale i nostri sforzi...
come dimenticare quella perla di saggezza del sommo filosofo! nemmeno aristotele!

Nubetossica said...

Si, vabbe'... a uova di cioccolato come stiamo? ^^

Ubi Minor said...

bè, sicuramente non è maggio, ma quei riposini con i primi raggi tiepidi che passano tra le fessure della serranda, dove li mettiamo? Poi ti svegli, sei contento ed esci, con un golfino leggero, allora inizia a piovere...bè, no, non è maggio.

Alessandro Clemente said...

sono quello del post del "presepe pasquale". ero venuto a ricambiare la visita di cortesia. visto che ci siamo, buon ferragosto!

JJ said...

ricordo la citazione dei cccp... mi imbatteiin questo disperato ottimismo proprio allora.

EnJoy,
J

Anonymous said...

Sappi che mi hai appena dato della "depressa patologica".
Sappilo.
Non è carino.
Marianna

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