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Bene, dunque, prendete tutte le nozioni di critica letteraria che vi hanno insegnato al liceo, prendete la teoria eliottiana del correlativo oggettivo, prendete gli apparati concettuali e le sovrastrutture che gli anni universitari e i vostri studi personali vi hanno inculcato, e buttateli via: quello che intendeva TiEs era: Aprile è un mese di merda.
Ora. Io ho sempre sostenuto che solo i depressi patologici non amino la primavera, che invece per me è la stagione più bella di tutte, perché l'aria profuma di lillà, i tetti rossi di bologna sono più rossi, il cielo è striato di bianco e un refolo impertinente ti sfiora leggero, mentre ti solleva la gonna lasciando scoperti i polpacci perfettamente depilati.
Poi, sono tornata indietro nel tempo, ho riguardato i miei post di aprile degli ultimi 3 anni. E c'ho trovato, à rebours, post molto emblematici del mio status:
-2009: Gli addetti alla fabbricazione del buon umore sono in cassa integrazione;
-2008: Momento di disperato ottimismo n.1
-2007: C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
E insomma, ho tratto le mie conclusioni: o mi includo nell'insieme degli esseri umani patologicamente depressi che odiano la primavera, o mi includo nell'insieme degli esseri umani che a volte si sbagliano e dicono cazzate.
A spanne, opterei per la seconda: Aprile è un mese di merda, punto e basta, poi mi direte voi come siete messi a speranze primaverili, perché al momento la mia speranza è una sola: uscirne viva.
Ho intuito che qualcosa stava andando storto quando, nelle conversazioni con le mie amiche, (una in particolare, e lei sa chi è), la proposta di andare in una spa in Slovenia per un weekend alle terme tra sole donne, è diventata più di un semplice leit motiv: un vero e proprio intercalare la cui ricorrenza è direttamente proporzionale alle nostre piccole sciagure, a cui aggrappiamo le nostre speranze di sopravvivenza (ma anche di arrivare all'estate in forma dignitosa, che poi è uguale) e che arriva come una sorta di deus ex machina a darci sollievo da ogni nostro dramma.
Perché di drammi, grandi e piccoli, in questi giorni, ne vivo in quantità sufficiente a farmeli bastare per tutto l'anno.
Ma, c'è un ma: tra disillusione verso la mia forza, crisi lavorative, equlibri perduti, lontananze mal accette, rabbia che ti verrebbe davvero voglia di dare capate nel muro, ansie familiari e spossatezza generale, mi avanza tutto il resto, ed è tanto.
E sono le persone che nell'ultimo anno, senza che io me ne accorgessi, sono entrate nella mia vita e hanno fatto la differenza, e sono oggi la mia fede e la mia salvezza. Non vi nomino tutti perché siete tanti, alcuni sono arrivati da pochissimo anche se sembra una vita, e vi so schivi.
Ma è grazie a voi, se quest'anno, Pasqua ha il senso di un inizio nuovo anche per me.
9 comments:
ad aprile il male di vivere ho incontrato (e questa viene dritta dritta dal Guglielmino, oltre che da certi remoti approfondimenti universitari).
gran sorrisi comunque.
mich
Per me Aprile è da sempre un mese del cadzo. E' sempre troppo caldo o troppo freddo e, dato che non so come vestirmi, mi agito e ho sempre e comunque l'ascella pezzata.
io ti dico soltanto questo:
TORNA PRESTO A BOLOGNA!!!
ci sono baci e abbracci che ti aspettano, presentazioni da vedere, nuove torte da sperimentare, TERME da prenotare...
eppoi si, hai ragione, aprile è proprio un mese gnappo!!!
ma come diceva un noto "filosofo" "forza e coraggio dopo aprile viene maggio!"
:)))
@mich: splendida... sentirei volentieri il resto :)
@jah: no, l'ascella pezzata no, ti prego. mi manca quella e volo dalla finestra :P
@deb: presentazioni -da contratto- in numero di 4 unità sparse tra emilia e romagna. ma il giovin scrittore vale i nostri sforzi...
come dimenticare quella perla di saggezza del sommo filosofo! nemmeno aristotele!
Si, vabbe'... a uova di cioccolato come stiamo? ^^
bè, sicuramente non è maggio, ma quei riposini con i primi raggi tiepidi che passano tra le fessure della serranda, dove li mettiamo? Poi ti svegli, sei contento ed esci, con un golfino leggero, allora inizia a piovere...bè, no, non è maggio.
sono quello del post del "presepe pasquale". ero venuto a ricambiare la visita di cortesia. visto che ci siamo, buon ferragosto!
ricordo la citazione dei cccp... mi imbatteiin questo disperato ottimismo proprio allora.
EnJoy,
J
Sappi che mi hai appena dato della "depressa patologica".
Sappilo.
Non è carino.
Marianna
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