(da leggersi strascicato in stile centro sociale)
Cioè la Barilla?Cioè, ma lo sai che la Barilla è una multinazionale uguale merda, cioè capisci, una di quelle che sfruttano i lavoratori per il proprio profitto personale, perchè la moglie del capo si deve fare la pelliccia di cincillà e i figli devono avere sette telefonini ciascuno per telefonarsi da una stanza all'altra?Cioè, io so' contro a questo sistema perverso delle multinazionali, cioè, so' stanco di queste aziende sempre pronte a genuflettersi davanti alle istanze di un impero capitalista, bellicista e ehm..ista cioè, so' stufo di un mondo votato al dio denaro, cioè, capisci, cioè, so' contro.
Detto questo, non compro pasta barilla e voto rifondazione. Però sono un bel po' di ricordi.
E anche un bel po' di desideri su come vorrei la mia vita futura (tranne il marito, che lo vorrei un po' meno cesso, e la bambina, che vorrei avesse i miei occhi e fosse un po' meno chiatta, e l'arredamento della casa, che non è ikea come piace a me, ah e poi vorrei che non piovesse. Vabbè insomma voglio solo l'impermeabile giallo e il gatto. Che già ho. E quindi sto bene come sto)
19 comments:
Periodo nostalgico, uh?
Ah, non mi ricordo dove siete dislocate spazialmente, ma se non mi sto rincoglionendo troppo dovrebbe essere proprio da quelle parti in cui mi troverò a passare nei prossimi giorni, quindi nel caso fatti sentire in qualche modo :)
Da piccolo il motivetto di questa pubblicità era l'unica cosa che sapevo suonare con la pianola.
a parte il fatto che nella vita vera, bimba torna a casa con gatto, mamma e papà la inseriscono subito nel racket dei lavavetri per mantenerlo
pure se piove
io invece punto a Trilogy DeBeers come proiezione del mio futuro.
Faccio male?
1987? Minchia quanto so' vecchio...
troppo giovane per questo, sono legat, ahimè, o a silenzio parla agnesi.
ma la pasta è pasta, e anche la barilla si lascia mangiare...
le pubblicità della barilla e del mulino bianco mi hanno sempre messo una tristezza infinita addosso....mi chiedevo sempre se potessero esistere davvero famiglie così....'felici'...bastava...mangiare i rigatori a pranzo e le macine a colazione?...ora che sono più vecchiotta...mi sono data la risposta....caffè a colazione...il pranzo lo salto!
#the legs: dislocate? io e chi altri? la sottoscritta tornerà in quel di bologna il giorno 20, fammi sapere se ci sei
#ponza: pensa che io mi sono fatta comprare un pianoforte solo per quello :-)
#indiano: quanto sei spoetizzante!
#filo: no filo, fai benissimo. quisque faber suae fortunae est (e a me basta un uomo, una figlia e un piatto di pasta, poi, ehm, se sotto il tovagliolo ci trovo il diamante, bè non è che mi alzo e me ne vado)
#prostata: ti prego, usa un nick più facile!
#pappagheno, fuori la data di nascita!
#rullosigarette: ma quelli erano i mitici anni '80, quando ancora potevamo credere a tutto, ora quella pubblicità sarebbe chiaramente anacronistica. e infatti il motivo per cui la trovo commovente non è tanto la faccenda del calore del focolare domestico, ché quello lo puoi pure trovare mangiando un panino con la porchetta per strada se stai con le persone che ami, ma perchè allora ancora credevo che fosse tutto così semplice. e ovviamente anche perchè a distanza di 20 anni la pasta barilla è diventata molto più costosa :-)
Ehy ciao, grazie della visita, cioè, m' ha fatto piacere perché noi siamo una tribù di bloggers che pensano, i nostri orizzonti sono aperti, e noi socializziamo ... anche se scrivi che nei centri sociali parliamo strascicati ma non è poi così, è che nel frattempo noi, riflettiamo, cioè mentre parliamo , intendo...
p.s.= che ridere la parlata strascicata da centro sociale, ovviamente scherzavo...
Interessante il tuo blog, tornerò ;)
Anch'io sapevo suonare la musichetta, però col flauto dolce! Oddio che tristezza.
Tutto ciò poi mi ricorda che il mio gatto non ha nessuna intenzione di tornare a casa...sigh, snorf!
il gatto nella dispensa quello che dice quello che pensa
Allora per la pioggia ci pensiamo noi! D'accordo? ;)
sono a dir poco commossa..
secondo me bisognerebbe boicottare un po' tutto, comunque.
E mica si può. Oppure si può ma si spende di più.
Voglio quel gattino...
#inenarrabile: dio mio, per un attimo ho pensato di essermi imbattuta nello stereotipo dell'alternativo medio.
#lb: ci fossimo incontrati tutti da piccoli noi bloggers, avremmo fatto una bella orchestrina.
#azzeccagarbugli: cristallino.
#sempreinspiaggia: aderisco all'iniziativa, vada per la maglia rossa.
#principessa: allora anche tu hai un cuore :-)
#alicesu: potremmo pure smettere di mangiare, volendo..uhm
Sigh, non ti piace il mio nick... ;_____;
adesso che ho riguardato lo spot me ne sono ricordata, all'epoca la cosa che più mi aveva colpita era l'impermeabilino giallo della bimba e il gesto con cui proteggeva il gattino dalla pioggia...spesso mi sorprendo a riflettere su 'sti post, sull'immagine di famiglia che suiggeriscono, e ho notato che beno o male il marchio barilla è restato molto tradizionalista da questo punto di vista, anche se gli anni sò passati ed il concetto di famiglia ha subito qualche trasformazione...da questo punto di vista trovavo molto più simpatici gli spit di qualche anno fa della knorr, uno che aveva come protagonisti un papà e la figlia che mi pare hli raccontava della sua nuova conquista, un altro dove c'era un nipotino e una zia e un altro con una giovane coppia presumibilmente di conviventi...erano molto più ironci e al passo coi tempi, a mio avviso
bel blog, sò passata di qua perchè mi ti ha "segnalata" il mio conterraneo TheLegs :))
io sono più taoista, la situazione è imbarazzantemente idealizzata, per renderla perfetta ci vorrebbe qualcosa di malvagio, tipo un magrebino che rapisce la bambina o un alcolizzato che investe il gattino ... credo che scriverò alla barilla una sceneggiatura
che angoscia sto spot....
Post a Comment