Ora, nella mia esistenza di bieca atea materialista, se c'è una cosa in cui non ho mai smesso di credere è l'esistenza del karma nelle relazioni interpersonali. Questa idea bislacca, che riflette un disperato bisogno di dominare l'entropia, ha portato negli anni allo sviluppo di inquietanti propaggini nelle mie storie. Ma per non entrare troppo nel personale, prendiamo questi casi del tutto immaginari, in ordine crescente di complessità:
- 1: V. è una ragazza intelligente e ricca di fascino, ha sempre avuto un fidanzato M., bello, intelligente e moralmente integerrimo. Sono felici, però gli spasimanti di V. al di fuori di M. sono sempre stati decisamente deludenti dal punto di vista fisico. Cara V. è il karma. Regola numero 1: non è che quelli buoni te li puoi prendere tutti tu.
- 2: K. è stato fidanzato anni e anni con una ragazza splendida. Quando è finita, lui ha iniziato con le sfighe amorose. Anche tu, K., cosa pretendi? per un po' passa il turno, è inutile continuare a provarci con qualsiasi cosa respiri. Regola numero 2: mai forzare il Karma.
- 3: X ha avuto una lunga relazione in cui ha reso il fidanzato Y un martire. Lo ha ridotto in uno stato di prostrazione psicologica, tutta presa dai suoi drammi, dell'ordine "non riesco a farmi crescere le unghie, non valgo niente come donna", il gesto più eclatante con cui dimostrava il suo affetto (scusatemi, l'altra parola non ho ancora imparato a scriverla) consisteva nel preparargli di tanto in tanto la pizza di patate con la ricetta della nonna. Insomma, X, irrimediabilmente affetta dalla sindrome che va sotto il nome di après moi, le déluge, si era convinta che dopo di lei a Y non sarebbe capitato più niente di buono. Alla fine i due di comune accordo si sono mollati.
Dunque, applichiamo le regole del Karma sentimentale. Cosa è successo a X è scontato: ha trovato un altro, Z. Lei vuole riscattarsi delle azioni malvagie compiute nella precedente relazione e si autogenuflette all'altare dei bisogni di Z. Z, dal canto suo, viene da una relazione con una bacchettona inacidita, quindi è poco incline al sacrificio: sia nel caso di due persone che nella precedente relazione si siano comportate virtuosamente, sia di due che abbiano agito scorrettamente, vale la regola never the twin shall meet. In entrambi i casi si incapperebbe in un assurdo "dilemma del prigioniero", e basti il solo fatto che si debba tirare in ballo Nash e la teoria dei giochi per spiegare una relazione a farvene intravedere gli esiti.
Da tutto ciò, deriva la regola numero 3 del Karma delle relazioni: se sentite dire da una ragazza che il suo ex è uno stronzo, fiondatevi subito a sedurlo, perché con voi sarà diverso.
Ecco spiegata la preferenza delle donne per gli stronzi. Questione di karma, mettiamola così.
P.S. sempre a proposito di piccole personali Schadenfreude (grazie a Gelato al limon per lo spelling), sono contenta che Lehman Brothers abbia dichiarato il fallimento. Ci lavorava un tizio inglese che una volta con me si era comportato da vero stronzo.
P.S.1: la foto viene da un annuncio di lavoro che ho visionato qualche giorno fa. Si cercavano ragazze dotate di equilibrio in grado di stare in piedi sulla faccia di un uomo.
- 1: V. è una ragazza intelligente e ricca di fascino, ha sempre avuto un fidanzato M., bello, intelligente e moralmente integerrimo. Sono felici, però gli spasimanti di V. al di fuori di M. sono sempre stati decisamente deludenti dal punto di vista fisico. Cara V. è il karma. Regola numero 1: non è che quelli buoni te li puoi prendere tutti tu.
- 2: K. è stato fidanzato anni e anni con una ragazza splendida. Quando è finita, lui ha iniziato con le sfighe amorose. Anche tu, K., cosa pretendi? per un po' passa il turno, è inutile continuare a provarci con qualsiasi cosa respiri. Regola numero 2: mai forzare il Karma.
- 3: X ha avuto una lunga relazione in cui ha reso il fidanzato Y un martire. Lo ha ridotto in uno stato di prostrazione psicologica, tutta presa dai suoi drammi, dell'ordine "non riesco a farmi crescere le unghie, non valgo niente come donna", il gesto più eclatante con cui dimostrava il suo affetto (scusatemi, l'altra parola non ho ancora imparato a scriverla) consisteva nel preparargli di tanto in tanto la pizza di patate con la ricetta della nonna. Insomma, X, irrimediabilmente affetta dalla sindrome che va sotto il nome di après moi, le déluge, si era convinta che dopo di lei a Y non sarebbe capitato più niente di buono. Alla fine i due di comune accordo si sono mollati.
Dunque, applichiamo le regole del Karma sentimentale. Cosa è successo a X è scontato: ha trovato un altro, Z. Lei vuole riscattarsi delle azioni malvagie compiute nella precedente relazione e si autogenuflette all'altare dei bisogni di Z. Z, dal canto suo, viene da una relazione con una bacchettona inacidita, quindi è poco incline al sacrificio: sia nel caso di due persone che nella precedente relazione si siano comportate virtuosamente, sia di due che abbiano agito scorrettamente, vale la regola never the twin shall meet. In entrambi i casi si incapperebbe in un assurdo "dilemma del prigioniero", e basti il solo fatto che si debba tirare in ballo Nash e la teoria dei giochi per spiegare una relazione a farvene intravedere gli esiti.
Da tutto ciò, deriva la regola numero 3 del Karma delle relazioni: se sentite dire da una ragazza che il suo ex è uno stronzo, fiondatevi subito a sedurlo, perché con voi sarà diverso.
Ecco spiegata la preferenza delle donne per gli stronzi. Questione di karma, mettiamola così.
P.S. sempre a proposito di piccole personali Schadenfreude (grazie a Gelato al limon per lo spelling), sono contenta che Lehman Brothers abbia dichiarato il fallimento. Ci lavorava un tizio inglese che una volta con me si era comportato da vero stronzo.
P.S.1: la foto viene da un annuncio di lavoro che ho visionato qualche giorno fa. Si cercavano ragazze dotate di equilibrio in grado di stare in piedi sulla faccia di un uomo.