Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

Ovviamente il titolo è ironico. La verità è che penso che Corona fosse sotto LSD quando cantava quella canzone, e che l'estate fosse magica solo per lei (e come darle torto, quando ti fai di acido tutto si tinge di nuovi, meravigliosi colori).
Al contrario dell'estate di quella sballona di Corona, la mia estate fino ad ora non ha avuto proprio un cacchio di magic. Certo, c'è stata la varicella a svoltarmi l'estate, ma niente di veramente magico, per lo meno niente di magico come lo si intendeva in quella canzone.
Se lo volete proprio sapere, sono molto incazzata con Corona, perché quella canzone che ancora oggi continuano a dare in radio ha alimentato le illusioni di un sacco di gente. Illusioni che sanno di divertimento, spensieratezza - si scrive così? - , discoteche gremite di gente allegra, Barbara Schnellenburg e Roul Bova che ballano, corpi scultorei e perfettamente abbronzati, e profumo di olio solare al cocco (questa illusione probabilmente vale solo per me, che sto abbastanza fuori da riuscire a sentire odore di cocco al punto tale da desiderare di sniffarne una boccetta).
Insomma, se tutta questa premessa non è stata sufficiente, da qualche giorno sono in preda a uno scoramento che la metà basta. Vorrei solo stare nuda e piangere ore e ore con il ventilatore sparato al massimo in faccia. Siccome sono razionale anche nella disperazione più tetra, un'adeguata ventilazione e la nudità mi paiono condiciones imprescindibili: la prima aiuta a respirare durante i singhiozzi e fa sì che - soprattutto se piangete a occhi sgranati, provateci, è divertente - questi risultino solo di un leggero rossore (come dopo uno starnuto, per intenderci) anzichè bordeaux come dopo un lungo pianto, la seconda evita che il collo delle magliette si inzuppi troppo. Quando siete completamente soddisfatti (o disidratati, di solito le due cose coincidono), se potete, vi consiglio di andare al mare, cosa che ho fatto io oggi, quando dopo un momento di profonda angoscia, ho obbligato mia sorella a venire con me in spiaggia alle sette di sera, mentre sulla nostra caletta si abbatteva uno tsunami. Purtroppo non siamo riuscite a entrare in acqua: la paura di essere sbattute sugli scogli nel tentativo di uscire, ci ha frenate. Abbiamo deciso quindi di sederci a riva e di optare per una morte più gradevole, almeno dal punto di vista estetico, facendoci travolgere dalle onde e procurandoci lividi su tutto il corpo, soprattutto sulle chiappe. E' stato bellissimo, la caletta era tutta nostra, in acqua nessuno, la marea saliva sempre di più e si apprestava a coprirci coi suoi gorghi. Pura poesia.

Poi è arrivata una coppia di mezza età.
Ad occhio e croce direi che si siano messi a trombare in mezzo al mare, dissacrando tutta la magia del momento.
Ce ne siamo tornate a casa, con un po' meno di poesia nel cuore, e una mazzata di realismo non indifferente tra capo e collo.

P.S. per eventuali confidenze relative a momenti di depressione acutissima, confessioni intime, espressioni di solidarietà per questo triste stato, fondazione di gruppi di selfhelp, potete scrivere a nowthewinter@gmail.com. E' una casella che non leggo mai, quindi non otterrete risposta, soprattutto ora che me ne parto per le vacanze. Il che farà sentire voi ancora più soli, e me ancora più una sòla.

12 comments:

Alzata con pugno said...

Non è che puoi scrivere di provare a piangere con gli occhi sgranati davanti a un ventilatore, che a me viene in mente un'immagine troppo divertente e la sensazione che si può provare (con il ventilatore sparato in faccia, non si asciugano un pò troppo gli occhi?), una cosa fra Arancia meccanica e una piagnona di qualche telenovela...mi metto a ridere come una cretina davanti alla gente che si gira il negozio e pensano che io mi sono fatta di LSD (ps: chi è Corona???).
Buone vacanze, cara, ci rivediamo dopo (che anche le vacanze finiscono, alla facciaccia vostra che vi fate la vacanza in agosto), intanto io continuo a languire sul mio blog (sempre meno commenti in estate, uff...). Ciaoooo!

Athaualpa said...

L'ho sempre detto che troppo libero a disposizione fa male.
Viva i mesi freddi, le giornate che ti svegli stanco e svogliato, fuori é buio e nebbioso e quando esci dall'ufficio é ancora piú buio e nebbioso. Buone vacanze

Jane (Pancrazia) Cole said...

Buon viaggio!
Vedrai che, quando al tuo umore attuale si sommerà la "depressione da ritorno dalle vacanze", non riusciranno più a staccarti dal ventilatore!
Che carogna che sono: sembro quasi te! ;)

Goldo said...

alcool, sesso, e cibo

non rigorosamente in questo ordine

e passa la para.

Buone vacanze

Paul said...

"nowthewinter", huh? You're incorrigible!

Allora, per rimediare a questa "inglorious summer of discontent", porta con te in vacanza "The Dice Man" di Luke Rhinehart. Sempre che non l'hai gia' letto. Io lo sto rileggendo e mi sta piacendo ancora di piu' della prima volta.

Have a good holiday!

Tazzozza said...

La corona è buona solo da bere!

Ignazio said...

Buone vacanze Sun ;)
E viva l'autunno (alla faccia di Corona, tié) :P .

Ross said...

Buone vacanze!

gb said...

divertiti

TibiDabi said...

Raul Bova usciva dalle acque non ben identificate di una località non ben identificata al suono di "What is love"di Haddaway.L'altra ora e mezzo di film va sciolta nell'acido!

Resta un pezzaccio,che con le hits di Corona(ospite il 2 agosto al Trappeto beach qui, a Monopoli dove ha sfoderato un playback d'altri tempi!)e gli inni da Trieste in giù di Raffaella Carrà fa ancora da riempipista!E chi nega di averci ballato sopra sguaiatamente secondo quello che era lo stile in voga(presente Mauro Reppetto dei furono 883?) è un ladro o una spia.
Pezzi di storia trash-dance!
Respect!

Anonymous said...

perti tu e parto anche io!

tracina said...

bhe consolati almeno sapendo che la voce di corona in realta' e' di jenny b. prenditela con jenny b quindi.

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