Lo ammetto, non sono mai stata particolarmente munifica.
Per questo motivo ieri, perché dopo il mio decesso non si dica di me che ero simpatica, ma avevo il braccino corto, ho fatto persino il regalo di natale al comune di Bologna: 50 (o' ppane) euro di multa offerti senza colpo ferire ai due controllori dell'atc saliti - guarda un po'- sul numero 25 (Natale) per Fossolo Due Madonne che d'ora in poi per me sarà sempre irrimediabilmente il numero venticinque per Fossa delle DUE Marianne, che poi, alla fine, potevano pure comprarseli due costumi da babbo natale con tutti i soldi che stanno racimolando in questo periodo.
Ad ogni modo, croce e delizia, anche quest'anno va di moda fare i regali. Io, nella fattispecie, devo farne 10 (e' Fasule) tondi tondi, e siccome anche quest'anno va di moda non avere soldi e non aver voglia di girare per negozi gremiti di clienti urlanti, credo che anche quest'anno farò andare di moda i regali fatti come al cacchio (rfcac).
Dicensi regali fatti come al cacchio, quei regali comprati in trance oracolare all'ora di pranzo del 24 (e'gguardie) col fiato sul collo dei parenti in arrivo per il cenone - di solito a base di vino e ubriacature moleste - e del tacchino che di certo si brucerà, e che di solito si scelgono all'interno dell'intramontabile stringa lcp(v), ossia libro calzini pantofole (vibratore? oddio, non ricordo più per cosa stava la v).
Comunque quest'anno, complice la sindrome dell'ikea (anche nota come sindrome di Bibbi Snurr) che mi affligge da mesi, ho un'idea in più: comprerò i regali e li fracasserò con violenza contro un muro, per poi costringere amici e parenti a ricostruirli pezzo per pezzo, ovviamente i pezzi saranno 90 ('a paura, giustamente). Cosa non si farebbe per gli amici.
Quanto a me, il mio maggior desiderio sarebbe ricevere uno sgabellino.
Da piccola ne avevo uno piccolo in vimini che mi trascinavo dietro per raggiungere i posti in cui non arrivavo da sola senza dover chiedere ai miei genitori di prendermi in braccio. Ho sempre odiato chiedere favori. A un certo punto questo sgabellino fu scagliato giù dalle scale da mio padre nell'unico raptus di follia della sua vita, cosa che ancora sta cercando di farsi perdonare.
Insomma, siccome elaboro benissimo i lutti, ne vorrei uno identico ma più grande per ospitare il mio fondoschiena e resistente per reggere il peso.
Non è ancora natale e ho già mangiato 4 ('o puorco) Kg di struffoli. Sono uno struffolo gigante.
Quintina.
Tombola.
'Fanculo, i soldi sempre agli altri. A me la rogna dei regali.
Per questo motivo ieri, perché dopo il mio decesso non si dica di me che ero simpatica, ma avevo il braccino corto, ho fatto persino il regalo di natale al comune di Bologna: 50 (o' ppane) euro di multa offerti senza colpo ferire ai due controllori dell'atc saliti - guarda un po'- sul numero 25 (Natale) per Fossolo Due Madonne che d'ora in poi per me sarà sempre irrimediabilmente il numero venticinque per Fossa delle DUE Marianne, che poi, alla fine, potevano pure comprarseli due costumi da babbo natale con tutti i soldi che stanno racimolando in questo periodo.
Ad ogni modo, croce e delizia, anche quest'anno va di moda fare i regali. Io, nella fattispecie, devo farne 10 (e' Fasule) tondi tondi, e siccome anche quest'anno va di moda non avere soldi e non aver voglia di girare per negozi gremiti di clienti urlanti, credo che anche quest'anno farò andare di moda i regali fatti come al cacchio (rfcac).
Dicensi regali fatti come al cacchio, quei regali comprati in trance oracolare all'ora di pranzo del 24 (e'gguardie) col fiato sul collo dei parenti in arrivo per il cenone - di solito a base di vino e ubriacature moleste - e del tacchino che di certo si brucerà, e che di solito si scelgono all'interno dell'intramontabile stringa lcp(v), ossia libro calzini pantofole (vibratore? oddio, non ricordo più per cosa stava la v).
Comunque quest'anno, complice la sindrome dell'ikea (anche nota come sindrome di Bibbi Snurr) che mi affligge da mesi, ho un'idea in più: comprerò i regali e li fracasserò con violenza contro un muro, per poi costringere amici e parenti a ricostruirli pezzo per pezzo, ovviamente i pezzi saranno 90 ('a paura, giustamente). Cosa non si farebbe per gli amici.
Quanto a me, il mio maggior desiderio sarebbe ricevere uno sgabellino.
Da piccola ne avevo uno piccolo in vimini che mi trascinavo dietro per raggiungere i posti in cui non arrivavo da sola senza dover chiedere ai miei genitori di prendermi in braccio. Ho sempre odiato chiedere favori. A un certo punto questo sgabellino fu scagliato giù dalle scale da mio padre nell'unico raptus di follia della sua vita, cosa che ancora sta cercando di farsi perdonare.
Insomma, siccome elaboro benissimo i lutti, ne vorrei uno identico ma più grande per ospitare il mio fondoschiena e resistente per reggere il peso.
Non è ancora natale e ho già mangiato 4 ('o puorco) Kg di struffoli. Sono uno struffolo gigante.
Quintina.
Tombola.
'Fanculo, i soldi sempre agli altri. A me la rogna dei regali.
5 comments:
oh..io me li gioco...
non si sa mai...è la volta che vinco i soldi per i regali!!
ma non si diceva cinquina?ma un pacco(regalo)di cazzi miei?
io faccio prima.i regali non li faccio.dicessero il cazzo che gli pare.se poi insistono,li faccio alla befana.la festa per salvare la faccia.
Eh si... non avere soldi va di moda anche dalle mie parti.
Io credo ciecamente sul detto: basta il pensiero.
Saponette. Vado di saponette.
Bello eh?
Comunque quasi quasi me li gioco. Se vinco ti mando lo sgabello più bello che c'è
v sta per vendetta...
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