Io una cosa, con l'inutile senno di poi, me la devo proprio dire. Una nota a margine, una glossa, un appunto mentale, per evitare di commettere un'altra volta un errore di prospettiva così grossolano come quello del 2010-2011.
L'ultimo anno l'ho trascorso, per la maggior parte, a fare la Mme Bovary del terzo millennio. Ad autoinfliggermi tribolazioni sentimentali, a rimuginare troppo sull'amore, a mettere tutto in discussione anche quando era meglio lasciar perdere.
Nel frattempo non mi sono accorta, o non mi son voluta accorgere, del fatto che stavo perdendo qualcuno che oggi, a 20 giorni dalla sua scomparsa, mi manca in maniera indicibile.
E allora devo proprio dirmelo, anche se suona scontato: i problemi veri sono altri. Il senso del tragico dovevo sfoderarlo per ben altri motivi. La regina del dramma potevo sì farla, ma per qualcosa per cui ne valesse davvero la pena.
Insomma, è stato un bell'errore di valutazione da parte mia, e spero davvero di non farlo mai più.
(per la serie i buoni propositi che non manterrò)
9 comments:
Eh
difficile
ho vissuto la tua stessa esperienza ma continuo a fare pippe mentali e tragedie se trovo lavori in corso per strada
ci serve un analista
uno bravo
bè ma i lavori in corso per strada, soprattutto nell'Urbe, sono un vero dramma ;-)
Le regine del dramma le si può fare solo per i drammi finti. Per quelli veri no, non ce n'è bisogno.
Non ci credo che tu possa non volerti accorgere di qualcosa, qualunque cosa. E non hai mai fatto la regina del dramma. E ancora, lo stare male non è un errore di valutazione, è stare male.
Se tu fossi severa con gli altri come lo sei con te stessa dovresti comperare una frusta nuova ogni settimana.
Effettivamente ne avevo la piena consapevolezza, avevo solo eterodiretto la disperazione su qualcosa che mi facesse sentire leggermente meno impotente.
sun
a volte crediamo che i periodi più o meno sereni della nostra vita siano tempi in cui aspettiamo la vera felicità, ne siano il preludio. Poi ti arrivano botte assurde e ti accorgi che era quella, la felicità.
Non ci conosciamo e non mi permetto di analizzare il tuo personale, ma quello che ho letto mi ha fatto pensare al mio, di personale, e di conseguenza a ciò che ti ho scritto all'inizio.
Era quella, la felicità. Cazzarola.
M. che nota dolente che hai toccato :)
io in certi casi vado anche oltre. mi accorgo che quella che sto vivendo è la felicità, però decido di prendere l'altra strada
(ma questa è, appunto, un'altra storia :)
sun
genial
Devo dire che sono contento di trovare il tuo blog, anche se l'ho fatto da un colpo di fortuna. Le informazioni pubblicate qui è così divertente e diverso da altri blog. In breve, un blog davvero bello che terrò in visita molto spesso.
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