Oggi, venerdì 17 , ho chiamato i pompieri.
Si era di rientro da un' allegra uscita mattutina, io e altri tre fortunati ospiti della mia dacia tra cui uno dei maggiori estimatori del mio blog - giusto per significarvi di quali intellettuali ami circondarmi - , quando, appropinquatici al portone, ci rendemmo conto di aver preso il mazzo sbagliato di chiavi.
Senza tirarla per le lunghe, siccome in pratica, abito in un palazzo che pare Alcatraz, per entrare occorre superare svariate barriere. Riusciamo a superare brillantemente la prima citofonando a casaccio a tutto il palazzo, la seconda chiamando la badante polacca della vegliarda del terzo piano, la terza grazie a l'unica chiave funzionante del mazzo. Resta la porta blindatissima per entrare in casa.
Chiamiamo tutti i numeri gratuiti che conosciamo, passando per il Telefono Viola contro gli abusi psichiatrici e la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), ci accorgiamo che i pompieri sono al 115. Semba fatta ma. Ci chiedono 150 euro perchè non abbiamo nè un anziano paraplegico in casa, nè un'emergenza tipo gas aperto e manco un animale da salvare, no no, niente di tutto ciò, siamo solo delle gran teste di cazzo e quindi dobbiamo pagare. Al che facciamo presente che al costo di 150 euro, non solo prendiamo atto del fatto di essere delle somme teste di cazzo ma impariamo pure a raggiungere il balcone al secondo piano volando, chè siamo tutti studenti (bugia) squattrinati (vero) e di pagare non se ne parla proprio. Impietositi dalla sceneggiata napoletana messa in atto da uno dei quattro per far sì che -testuali parole- lo identifichino con Totò e provino un moto di simpatia, decidono di venirci in aiuto, proponendo come pagamento quello che sarà il mio primogenito, cosa che io ovviamente accetto subito con urla di giubilo.
Ora, uno studio che mi sto inventando in questo momento a suffragio di non so manco io cosa, dice che se in una giornata qualcosa mi va molto storto, qualcos'altro mi deve andare molto bene per evitare che gli zebedei, girando all'impazzata, si surriscaldino eccessivamente, provocando l'ulteriore scioglimento delle calotte polari e altre robe così, ché poi moriamo tutti annegati e sembra the day after tomorrow.
Insomma, i pompieri arrivano, sono giovani, sudati e veramente boni come il pane. Provano la soluzione che più mette in mostra la loro potenza, cioè aprire la porta con i loro bicipiti scolpiti, le loro mani possenti, il loro sguardo ehm profondo, il loro torace su cui voluttuoso scivola un rivolo di sudore, e poi vabbè, perchè hanno studiato tutti filosofia e sanno che spesso la soluzione più semplice è quella valida, ad ogni modo non riescono ad aprire la porta. Quindi con i loro bicipiti scolpiti, le loro mani possenti, il loro sguardo ehm profondo, il loro torace su cui voluttuoso scivola un rivolo di sudore, pigliano 'na scala e dal terrazzo dell'appartamento accanto in cui abita una zitella che non finirà mai di ringraziarci per averle fatto entrare in casa siffatti adoni, si inerpicano agilmente fino al balcone dov'è stesa la mia biancheria intima. La finestra è aperta, perchè in effetti anche se noi non potevamo entrare, volevamo lasciare ai ladri la possibilità di farlo al posto nostro, tutto fila liscio come l'olio, il pompiere riesce ad entrare in casa senza problemi, gli regalo un paio di mutandine e vanno via sul loro furgone rosso fuoco senza chiedere nient'altro. Eroi.
Si era di rientro da un' allegra uscita mattutina, io e altri tre fortunati ospiti della mia dacia tra cui uno dei maggiori estimatori del mio blog - giusto per significarvi di quali intellettuali ami circondarmi - , quando, appropinquatici al portone, ci rendemmo conto di aver preso il mazzo sbagliato di chiavi.
Senza tirarla per le lunghe, siccome in pratica, abito in un palazzo che pare Alcatraz, per entrare occorre superare svariate barriere. Riusciamo a superare brillantemente la prima citofonando a casaccio a tutto il palazzo, la seconda chiamando la badante polacca della vegliarda del terzo piano, la terza grazie a l'unica chiave funzionante del mazzo. Resta la porta blindatissima per entrare in casa.
Chiamiamo tutti i numeri gratuiti che conosciamo, passando per il Telefono Viola contro gli abusi psichiatrici e la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), ci accorgiamo che i pompieri sono al 115. Semba fatta ma. Ci chiedono 150 euro perchè non abbiamo nè un anziano paraplegico in casa, nè un'emergenza tipo gas aperto e manco un animale da salvare, no no, niente di tutto ciò, siamo solo delle gran teste di cazzo e quindi dobbiamo pagare. Al che facciamo presente che al costo di 150 euro, non solo prendiamo atto del fatto di essere delle somme teste di cazzo ma impariamo pure a raggiungere il balcone al secondo piano volando, chè siamo tutti studenti (bugia) squattrinati (vero) e di pagare non se ne parla proprio. Impietositi dalla sceneggiata napoletana messa in atto da uno dei quattro per far sì che -testuali parole- lo identifichino con Totò e provino un moto di simpatia, decidono di venirci in aiuto, proponendo come pagamento quello che sarà il mio primogenito, cosa che io ovviamente accetto subito con urla di giubilo.
Ora, uno studio che mi sto inventando in questo momento a suffragio di non so manco io cosa, dice che se in una giornata qualcosa mi va molto storto, qualcos'altro mi deve andare molto bene per evitare che gli zebedei, girando all'impazzata, si surriscaldino eccessivamente, provocando l'ulteriore scioglimento delle calotte polari e altre robe così, ché poi moriamo tutti annegati e sembra the day after tomorrow.
Insomma, i pompieri arrivano, sono giovani, sudati e veramente boni come il pane. Provano la soluzione che più mette in mostra la loro potenza, cioè aprire la porta con i loro bicipiti scolpiti, le loro mani possenti, il loro sguardo ehm profondo, il loro torace su cui voluttuoso scivola un rivolo di sudore, e poi vabbè, perchè hanno studiato tutti filosofia e sanno che spesso la soluzione più semplice è quella valida, ad ogni modo non riescono ad aprire la porta. Quindi con i loro bicipiti scolpiti, le loro mani possenti, il loro sguardo ehm profondo, il loro torace su cui voluttuoso scivola un rivolo di sudore, pigliano 'na scala e dal terrazzo dell'appartamento accanto in cui abita una zitella che non finirà mai di ringraziarci per averle fatto entrare in casa siffatti adoni, si inerpicano agilmente fino al balcone dov'è stesa la mia biancheria intima. La finestra è aperta, perchè in effetti anche se noi non potevamo entrare, volevamo lasciare ai ladri la possibilità di farlo al posto nostro, tutto fila liscio come l'olio, il pompiere riesce ad entrare in casa senza problemi, gli regalo un paio di mutandine e vanno via sul loro furgone rosso fuoco senza chiedere nient'altro. Eroi.
13 comments:
Le mutande da uomo sono il tuo feticcio, ammettilo!
E scusa non hanno aperto l'idrante facendo scorrere l'acqua sul loro corpo provocando quell'effetto vedo non vedo sulla mutanda?
preoccupante però il fatto che si siano convinti a raggiungervi solo dopo aver sentito un uomo (nella fattispecie Totò)...
ma l'importante è aver risolto il dramma.
ed essersi liberati del primogenito ^^
«Al che facciamo presente che al costo di 150 euro, non solo prendiamo atto del fatto di essere delle somme teste di cazzo ma impariamo pure a raggiungere il balcone al secondo piano volando»
Ti prego, sto morendo... Comunque me la segno, dovesse succedere anche a me :P
ma non c'era l'intelligentissimo cagnolino tuttofare skippy a risolvere la situazione meritandosi un collare di diamanti?
Sicuro al 100% che il ripieno della mutanda del pompiere della foto è nient'altro che ovatta. Ma hai visto la forma?? Sembra una piadina incartata...Ma alla fine hanno preteso il pagamento con il primogenito o ti è andata di lusso?
almeno avete svoltato la giornata della zitella... mica male...
Un saluto
veramente eravamo due donne e due uomini. mi sa che a loro non è andata altrettanto bene :-)
gran bella pizzata quella del primogenito. glielo mollerai ancòra vivo?
no, dopo averne mangiato le parti molli.
bhè potevi invitarli a cena...e lì si che erano fuochi da spegnere...gratis!
soy come tyson
Credo che sia il post più divertente letto finora...e comunque, prima o poi, arriva per tutti il momento di capire che si é delle somme teste di cazzo...é nell'ordine delle cose...
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