Le case enormi sono terribilmente impersonali.
Di solito quando le case sono troppo grandi perdono la qualità di "casa" e acquistano quella di "aeroporto", lasciando una spiacevole impressione di precarietà: le porte si aprono e si chiudono, le persone si incrociano nei corridoi, delle parole non resta che qualche vaga ego nei vanoscala.
Io voglio un posto raccolto, in modo che per comunicare i miei pensieri sia sufficiente sussurrarli e non dover sempre stare lì a urlarli in faccia a qualcuno; in modo che le emozioni rimbalzino come palline da tennis tra le quattro pareti e non vadano disperse.
Mi piacerebbe poi avere sempre tutto sottomano -libri, film, cd, giochi, cuscini, coperte, telefono, cibo, fogli e penne- così di volta in volta posso trasformare il mio spazio vitale in letto, ludoteca, cinema, biblioteca, ristorante.
Alla mia capacità di essere felice non si addicono gli spazi sterminati; nel tempo è diventata qualcosa di estremamente più concentrato e coriaceo per preservarsi da attacchi esterni: concorderai con me che una casa sull'albero a questo punto è proprio l'ideale per evitare seccature esterne.
La mia casa la voglio piccola, così che si riscaldi prima e che il solo gesto di far spazio per qualcun'altro basti a dire tutto, e le parole diventino convenevoli inutili.
Vado all'Ikea e vedo se ce l'hanno, sennò pure una cuccia va bene. Così risparmio sul condono.
14 comments:
Grazie mille per i commenti!!! :-D
Che sballo: conosci uno del 1633 :-D
CIAO!!!
Amica A., in effetti a volte tendo inopinatamente a dimenticare quale personaggio solare fosse Riccardo III ;-p
Comunque pensa che a volte riesco ad essere addirittura un po' deprimente.
Francamente inspiegabile, ne convengo...
..sono perfettamente d'accordo con te: non sono mai riuscita a superare le shok di aver traslocato dalla mia tenera casetta in una che piuttosto sembra un albergo, con un corridoio lunghissimo tempestato di porte che quando la luce non funziona penso all'Overlook Hotel, che quando ho la schiena bloccata mi costringe a scomodare il satellite per chiedere aiuto a mia madre in cucina..e non ti dico se sono sballata: un quintale di paranoie in più! :P
Complimenti, un blog molto molto simpatico :))
beh io a dire il vero, vorrei un enorme casa sul ciglio di una spiaggia con enormi vetrate che danno sul mare
mi piace l'idea di avere spazio e lasciare spazio per farsi i fatti propri e poi quando hai qualcosa da condividere andare a cercarsi
è sempre bello (ri)trovarsi
proprio carina quest'immagine della piccolezza, spazio piccolo ma non stretto. anch'io vorrei un posto raccolto, ma anche tanto spazio per quando ho bisogno di spaziare.. ecco vorrei una casa grandissima con tante cucce dove raccogliermi.
(al limite anche al mare da indiano se c'è una stanza libera..)
Se la cosa può interessare, io vado matto per l'open space.
...ecco, sticazzi l'intimismo, io voglio un dannato, enorme, openspace, da girarci nudo in bicicletta.
[che bella immagine]
anch'io!!!!!! però la mia casa ideale è aui: http://www.loftcube.net/
aui stava per qui. sorry. :)
Io la voglio enorme.
Poi la subaffitto.
oggi hanno aperto (partecipa), o meglio hanno (allo) ampliato, l'ikea di (scamarcio contest) corsico, vicino casa.
per dire
3mq? pochini misa! mi fa venire in mente il film con renato pozzetto: cucina TAC! bagno TAC! tavolo TAC! la casa comunque non è legata ai mq ma al "sentirsi a casa". credo. spero. sono io il terreno edificabile. TAC!
Ma è bellissima!
Io starei sulla cuccia, non per altro ma non vorrei favorire Moccia... 3mq sopra il cielo...
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