Mi sono innamorata.
Stamattina sono uscita di casa con la mia caviglia infortunata e mi sono innamorata.
E vabbè che è primavera, tutto sembra più bello, il grigiore invernale se n'è andato, e l'ormone è in subbuglio, ma io mica me l'aspettavo di innamorarmi così, di prima mattina, insomma, capirete, non avevo ancora preso il caffè, e invece.
Il fatto è che la gonna nera, dalle linee essenziali e un po' retro, sembrava cucita su di me. Nè troppo lunga da coprire le ginocchia, che qui si aspira ad essere signorine per bene ma-non-troppo, nè troppo corta da fare "squinzia al mare", nè troppo fasciata sui fianchi, nè larga o informe. Perfetta nella sua semplicità.
E la camicetta-kimono di seta nera scivolata con fiori di mandorlo che m'ha subito fatto pensare alle japonesairie di Van Gogh, con un laccetto di raso scarlatto a contrasto per sottolineare il punto vita, e lo scollo preciso ad alludere senza svelare.
Insomma, io ho provato il tutto, ammirato la grazia e l'armonia del matching perfetto, sentito nel mio cuore dell'amore incondizionato per lo stilista che ha disegnato quei capi, le sarte che li hanno cuciti, la commessa che me li ha indicati e il signore iddio che ha creato un mondo con così tanti bei negozi, pagato senza batter ciglio il conto salatissimo ma mai troppo salato nell'ottica del benessere e dell'autostima che mi darà vestirmi in quel modo in una sera estiva andando a bere qualcosa con un uomo che al 90% non si accorgerà di nulla a meno che non apra il kimono e riveli la mercanzia ma io mi sentirò la più figa della terra comunque, e sono uscita dal negozio con la testa alta e il portamento fiero.
Per un attimo ho avuto paura di tornare a casa, riprovare i vestiti, e pensare come al solito che si fosse trattato di un abbaglio, paura di sembrare una mongolfiera, una bambina che si è spiaccicata in faccia il rossetto della mamma, una fricchettona vestita per la festa.
E invece. Ho riprovato tutto poco fa e sono sempre più convinta dell'acquisto.
Non so, forse i soldi che spendiamo in psicologi, dovremmo davvero spenderli per fare shopping più spesso.