Yes, darling. Life sucks

Learning how to cope since 1982

26.4.08

cervello da bere

Posted by SunOfYork |

Per un' emigrante con la valigia di cartone come me, il rito tutto nordico dell'aperitivo è sempre stato qualcosa di misterioso e inquietante allo stesso tempo. Fino a qualche annetto fa pensavo avesse a che vedere con le frustrazioni lavorative dei nordici che, dopo una giornata trascorsa a sgobbare su una scrivania anche per mantenere noi del sud che facciamo la bella vita, trascorriamo il tempo bevendo caffè e suonando il mandolino (scusate, è che adoro stare dalla parte del vincitore), si recavano nel bar più vicino al loro ufficio sperando in una sorta di tazza del consolo. E poverini, come negargli il loro momento di obnubilazione.
Quello che invece ho realizzato frequentando sporadicamente aperitivi in diverse città del nord è che il momento dell'aperitivo è una sorta di prequel per quello che avverrà tra non molti anni (esattamente 5 per l'Italia), ossia quanto l'Occidente diverrà il nuovo Terzo Mondo, perché avremo spremuto dalla terra tutto ciò che potevamo spremere, senza preoccuparci del futuro. Non è un caso che un simile rituale abbia attecchito proprio nel nord: sono loro quelli che inquinano di più, e anche per questo devono prepararsi con un certo anticipo alla fine. Ed infatti è raro vedere uno dello Zimbabwe andare a fare l'aperitivo.
Ciò che intendo è che durante l'aperitivo si vedono persone lottare con tutte le loro forze per agguantare l'ultima porzione di riso basmati, o sferrare calci negli stinchi per accaparrarsi le posizioni vicine al buffet e quindi ingerire gli alimenti ancora caldi.
Il passo successivo sarà ingerire i propri simili quando sono ancora caldi.

Concetti come la lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale hanno ancora senso se applicati a riti come l'aperitivo.
Io personalmente mi ci sento un po' come si sentivano quelli precipitati con l'aereo sulle Ande nel '72: ho sempre paura che qualcuno da un momento all'altro mi morda una chiappa.

20 comments:

Anonymous said...

E dire che ci sei così ti si offre un aperitivo no eh?
Dalle mie parti l'idea di aperitivo è ancora quella dei vecchi: il bianchino con qualche oliva e patatine.

SunOfYork said...

oh no no ossimorosa, non ero in quel di milano, ma nella città del bicerin in visita parentale :D
ovviamente quando capiterò a milano, terrò ben presente questo commento!

(sì i bresciani e pochi altri sono ancora fedeli alla linea dura e pura dell'aperitivo finalizzato a stuzzicare lo stomaco prima del pasto, e non a distruggere per mesi l'appetito, l'ho appreso ieri sera)

S.

Anonymous said...

Anche qui a Vicenza è ben radicato questo rito. Peccato che qui si intenda aperitivo come "Andiamo a distruggerci di alcool prima di far finta di mangiare"!!!
E poi altro che buffet... è tanto se ti danno due patatine ammuffite o gommose che ci mastichi fino al giorno dopo...

Alzata con pugno said...

dalle mie parti, l'aperitivo si fa alla teverna azzurra: vino bianco e aranciata, e qualche olivuzza presa nel mercato ancora aperto...a favorire ;)

Jane (Pancrazia) Cole said...

Dato che io nella città del bicerin ci vivo. Ti dispiacerebbe darmi l'indirizzo di dove sei stata a fare l'aperitivo, così lo evito come la peste!

Paul said...

My brother - who actually knows sweet FA about these matters - assures me that every day at 7.15pm in Harare the ruling classes sip on the blood of anti-government protesters and nibble on sweetmeats of dubious provenance. Which set me thinking: what does that Bossi bloke nibble and sip on?

DRESSEL said...

uno che mi ha proposto un "brunch" si è beccato un vaffanculo

Regina Madry said...

Ciao Sun,hai mai provato a bazzicare presentazioni letterarie, convegni, qualsiasi cosa in cui ci sia uno straccio di buffet? vedrai la cultura farsi paura ;-))

xxxffhh said...

Ahia...io PENSAVO che da noi in terronia non esistesse questo vezzo dell'aperitivo, ma ho dovuto ahimè constatare che in un certo ambiente è d'obbligo, mi ci sono ritrovata in mezzo ed ho immaginato ESATTAMENTE le stesse situazioni che descrivi tu, solo senza il tuo inconfondibile adorabile stile! :)

Anonymous said...

Quanto è bello cenare e sbronzarsi con 8 euro a testa? io amo questo rito triviale dell'aperitivo. e soprattutto amo tutte quelle tartine fantastiche (o la pasta fredda o il pesce fritto o tutte quelle cose lì insomma) che ti offrono così allegramente mentre ti stai ubriacando.

Ah, io sono una di quelle che sgomita forte davanti al banco del buffet...:)

Baol said...

E vabbè...ma scusa, anche il momenti degli antipasti ed il momenti dei dolci nei nostri classici matrimoni baresi sono così no? :D

Anonymous said...

l'altro giorno sono andato con un amico a fare un aperitivo. il locale dove avevamo intenzione di andare era chiuso, così abbiamo ripiegato sul primo pseudo-pub aperto che abbiamo trovato. il cameriere, un personaggio che sembrava più il portiere di uno stabile anni 50, ci porta le liste e ci dice:"Allora ragazzi, funziona così: durante l'aperitivo, cioè nell'orario che vedete indicato su quel cartello (e sfoderando un indice con unghia giallina indica il cartello con su scritto happy hour 19-21), voi ordinate da bere ed io vi porto un piatto di stuzzichini freddi senza costi ulteriori".

cioè, ho beccato un cameriere che ha ritenuto di spiegarmi cosa fosse un aperitivo...

Alzata con pugno said...

beh, fino a un annetto fa non avevo idea di cosa fosse l'eppiauar...fortuna che non frequento quei giri della mia terronia dove lo si fa ;)

Vale said...

Qui a Torino è il classico modo per mangiare spendendo 7 euro!

ania67@hotmail.it said...

Ho realizzato un post pochi mesi fa su questo argomento. Non amo molto gli aperitivi che durano ore, adoro le tavolate con gente che parla. Non amo mangiare in piedi ma non diniego un Americano ben realizzato se seguito da giusto due stuzzichini prima di una classica cena a tavola.
Il mito degli aperitivi non è comunque stato inventato al nord come molti pensano.

Ignazio said...

L'aperitivo è la classica scusa "chefafigomanonimpegna" per fare il pieno di schifezze (patatine, salatini.. quanto adoro i salatini?)... ah ecco, non fate i fubbbbini, le pizzette sono mie.. le ho viste prima io!.

Fede said...

anch'io sono della citta' del Bicerin! ma dove sei andata? Ci sono posti da evitare assolutamente sempre, tipo quelli con i calciatori della Juve e i cabinotti.
salame, formaggio, tartine varie e delle gran barbere con gli amici...che nostalgia. altro che gli orridi baracci di Cincinnati dove il massimo sono gli onion rings fritti.

prostata said...

Questo rituale mi è semi-ignoto (cioè, lo conosco, ma solo per sentito dire), comunque pensavo che, dovessi rinascere, metterei su indubbiamente un bar o un ristorante, costringendo la gente a pagare il decuplo del loro valore le robe con le quali s'ingozzano avidamente...

Anonymous said...

Effetti indesiderati causati da cibo-quasi-aggratis... prevedibili, tutto sommato! :-)

TheLegs said...

Io, da questo punto di vista, preferisco di gran lunga il buffet durante la colazione continentale negli hotel (in cui si sviluppano sì le stesse dinamiche, ma fortunatamente un pochettino rallentate, grazie ai cricetini a diesel degli astanti).

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